PASTICCIO MEF-INPS: L’ITALIA RISCHIA DI NON RECUPERARE 6 MLD DI EURO GIÀ SPESI

Gran pasticcio in corso al Ministero dell’economia: secondo indiscrezioni di stampa l’Inps avrebbe sbagliato a rendicontare i fondi ricevuti dalla Ue relativamente al fondo SURE, lo strumento UE dedicato al sostegno all’occupazione negli Stati membri. A un primo rilevamento saremmo fuori di 6 miliardi di euro. Giro frenetico di chiamate tra il Mef e il gabinetto di Paolo Gentiloni.
Volete sapere qual è il  problema? L’Unione europea non ci rimborsa per ciò che non è rendicontato e questo creerebbe un buco di bilancio enorme in una situazione dove i tanti denari promessi per ora sono soltanto sulla carta.
E se la carta è sbagliata, come si vociferava dell’elementare stesura del Recovery Plan che stava redigendo il governo Conte, i soldi non arrivano e i cocci sono i tuoi.

Dopo prime due erogazioni a favore dell’Italia, una da 10 miliardi di euro ad ottobre e una da 6,5 miliardi a novembre 2020, il 2 febbraio scorso la Commissione europea ha annunciato lo sblocco di un terzo prestito da 4,5 miliardi di euro. L’operazione rientra nella prima erogazione del 2021 della Commissione europea, che ha autorizzato il riconoscimento di 14 miliardi di euro a favore di nove Stati membri.

I finanziamenti richiesti dal nostro paese nell’ambito del programma SURE contribuiscono a coprire le spese di una serie di misure anticrisi adottate dal Governo, tra cui la cassa integrazione per tutti i lavoratori dipendenti, le indennità per lavoratori autonomi di vario tipo, collaboratori sportivi, lavoratori domestici e intermittenti, i contributi a fondo perduto per autonomi e imprese individuali, il congedo parentale, il voucher baby sitter.
Il ricorso al finanziamento UE, realizzato attraverso l’emissione di titoli comuni europei, dovrebbe portare a un risparmio per le casse dello Stato nell’arco dei 15 anni di maturità stimato in oltre 5 miliardi e mezzo di euro.
Se fosse vera l’indiscrezione, beh… li avremmo già buttati.

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