GOVERNO PALINDROMO SOTTO IL SEGNO DI SATOR

Per scherzo certo, ma le voci sui poteri forti o occulti trovano spazio nella cabala delle date del gabinetto Draghi

Hanno giurato i ministri nelle mani del presidente della Repubblica il giorno 13 di febbraio che è il due dell’anno duemilaventuno. Sembra una sequenza di Fibonacci se la mettiamo in fila: 1 più 1 fa 2 più uno fa 3. E già qui ci sarebbe da divertirsi visto che la sequenza di Leonardo Pisano detto il Fibonacci, colui il quale introdusse i numeri arabi, è detta anche la divina proporzione. E in quella sequenza il 13 è il settimo numero il che significa che è il numero della completezza. Ma il 13 ha nella cabala significati precisi: per gli ebrei nel Sefer Yetzirah è il numero delle tre lettere madri che si riferiscono ad un attributo di Dio, ma per i cristiani è invece il numero della rivolta di Lucifero. Insomma stando al giorno del giuramento – che prosaicamente essendo il 13 febbraio e venendo prima di San Valentino è il giorno degli amanti, delle unioni clandestine e ognuno qui può ricamarci sopra – il nuovo gabinetto di Mario Draghi è diavolo e acqua santa insieme. Ma perché “giocare” con i numeri e con le date attorno a una cosa serissima come un Governo? La ragione è semplice. E’ che Mario Draghi ha sciolto la riserva in un giorno molto particolare: il 12 febbraio del 2021.

Ora se si scrive la data com’è consuetudine viene fuori 12221 cioè un numero palindromo che si legge nello stesso modo da sinistra a destra e da destra a sinistra. Vogliamo dare un’interpretazione politica? Beh è sulla bocca di tutti i commentatori la sfida a cercare di capire se Draghi ha composto un gabinetto di destra o di sinistra. E certo leggendo i giornali di sinistra si dice che il Governo pende a destra e leggendo quelli di destra si evince che il governo è una riedizione di quello che già c’era dunque che pende a sinistra tant’è che c’è chi ha scritto che è un Conte ter. La verità probabilmente non è neppure questa: è che Sergio Mattarella ci ha messo molto di suo. C’è lo Zampetti del Presidente. Per fare cosa? Forse per spaccare sia il Pd che i 5Stelle, immaginare una capacità attrattiva attorno a Draghi al centro e ricostituire una sorta di Democrazia Cristiana 4.0 che consenta a Sergio Mattarella – secondo i desiderata, i disegni e le manovre del suo fidatissimo segretario generale Ugo Zampetti – di rimanere al Quirinale.

Al momento infatti l’unico competitor che ha Sergio Mattarella è proprio Mario Draghi. Tutti gli aspiranti Pd al Colle sono già stati asfaltati. Tramonta Dario Franceschini bocciato in turismo e non solo visto che lui come Zingaretti si è fidato di Goffredo Bettini, di antica emanazione dalemiana, incaponendosi sul Conte ter e ne è uscito a pezzi, già tramontato da un pezzo è Walter Veltroni e pure Romano Prodi che aspira, eccome se aspira, è andato perché più di lui può Draghi, ma se Draghi sta in politica attiva la riserva è Mattarella. Quanto a Berlusconi s’è capito che nessuno gli fa sponda: voleva Tajani ministro si ritrova con Brunetta e Carfagna i più indigesti per Salvini e i più lontani dal Cavaliere che certo non s’accontenta della Maria Stella Gelmini. Ma questi sono giochi che stanno negli astri. E dunque bisogna scrutare i numeri. Perché nella numerologia c’è l’aruspice del futuro! Sempre celiando si può dire che questo Governo è nato a Citta della Pieve (lì si realizzò a casa del papà di Anna Ascani la rampantina del Pd una delle donne escluse e che ora agitano i sonni di Zinga il primo vagito del compromesso tra la Dc e il Pci) dove risiede Mario Draghi che è terra di Piero della Francesca il più enigmatico e cabalistico dei pittori del Rinascimento. Si osservino con occhi acuti la Flagellazione, i ritratti dei Duchi di Montefeltro, la Leggenda della vera croce ad Arezzo (ispirata peraltro da un testo medievale di Jacopo da Varagine che parla della leggenda aurea) e si comprenderà la messe di simboli esoterici sparsi nell’opera del divin pittore. E dunque? E dunque ecco le chiacchiere da bar su Mario Draghi uomo della trilaterale, di Bildberg, uomo al servizio dei poteri forti che si ritrovano per costruire il nuovo ordine mondiale. E allora seguendo queste chiacchiere divertiamoci ancora con il Governo palindromo: nato il 12221! Sembra una riedizione del Sator. Che cos’è? Ma è incantatore e incantevole.

E’ quel quadrato scritto in latino che si trova sparso per tutta Europa: da Pompei alla Siria, da Campiglia all’Inghilterra. Il magico quadrato che però si è trovato anche rappresentato sia in forma radiale che in forma di ruota spunta nel castello di Rochemure, a Oppède, a Puy-en-Velay, nella cappella di Saint-Claire, a Siena, a Collepardo (Frosinone), a Santiago di Compostela, ad Altofen in Ungheria, a Riva San Vitale in Svizzera, a Sermoneta (Latina), ad Aosta, ad Ascoli Satriano (Foggia), a Capestrano (L’Aquila), ad Arcè (Verona), a Ficarra (Messina)  e sembra in epoche diversissime. C’è chi lo vuole invocazione agli dei, chi un simbolo dei Templari, chi invece un’invocazione di magia nera. Addirittura l’avevano apposto a sigillo dei Savi di Sion, la madre di tutte la fake news necessaria a giustificare l’esistenza del fantomatico controllo del nuovo ordine mondiale sugli umani destini. Sono cinque parole di cinque lettere: sator, arepo, tenet, opera, rotas. Si possono leggere in qualsiasi direzione e ordine. Che cosa sigificano? Un enigma assoluto. C’è chi l’ha tradotto con “Il seminatore, col suo carro, tiene con cura le ruote”, che però diventa “Il Creatore con il carro tiene in moto le orbite”, ma anche “Il seminatore decide i suoi lavori quotidiani, ma il tribunale supremo decide il suo destino” ovvero “L’uomo decide le sue azioni quotidiane, ma soltanto Dio decide il suo destino”. Per finire con un’invocazione demoniaca che richiama e supplica Astaroth. Ora questo rebus si può applicare al Governo e dire che Mario Draghi si occuperà di tenere in rotta il carro Italia per seminare la (futura) prosperità, oppure che è Draghi che mena il carro ma sono i poteri forti che decidono il destino. O più prosaicamente è Mattarella che traccia il solco e Draghi che lo difende? Chissà!

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