ELETTRICHE E IBRIDE LE AUTO PIÙ VENDUTE A FEBBRAIO

Quello di febbraio è un mese che passerà alla storia per il mercato auto italiano: le vetture ibride e elettriche, sono infatti le più vendute. Con una quota del 34,8% hanno superato le vetture a benzina che si fermano al 33%. Staccati i diesel al 24,6%, poi Gpl al 5,2% e metano al 2,4%. La crescita è imponente, le auto elettrificate crescono in un anno del 141,8%. Tutto questo in un mercato in forte crisi, che perde il 12,3% complessivamente a quota 142.998 autovetture, stando ai dati diffusi dal ministero ribattezzato proprio pochi giorni della Mobilità sostenibile. “Volumi così bassi non si vedevano da febbraio 2015 – denuncia Paolo Scudieri, presidente di Anfia, l’associazione confindustriale del settore auto – per via di una situazione economica ancora critica che necessita di tempo e interventi adeguati a una vera ripartenza”.

“Le misure di incentivazione alla domanda, in vigore fino a fine giugno, si confermano quindi quantomai indispensabili per sostenere il comparto in un momento delicato”, aggiunge, anche se c’è il rischio che gli incentivi si esauriscano prima, forse già ad aprile. Ecco perchè è ancora più diretta la richiesta che arriva Adolfo De Stefani Cosentino, presidente di Federauto, la federazione dei concessionari auto, che auspica “la definizione di una nuova proposta per l’automotive da parte del Governo all’interno del Pnrr, che possa costituire una leva fondamentale per la crescita economica del nostro Paese”. Andare quindi oltre alla misure oggi in campo, rendendole strutturali e non temporanee. Proprio a partire dai segmenti protagonisti della rivoluzione green, come chiede Scudieri, invocando “una quanto più possibile rapida attuazione degli interventi necessari”, a cominciare da una maggiore “capillarità delle infrastrutture di ricarica di tutti i tipi”.

Per Michele Crisci, presidente dell’Unrae, l’Associazione delle Case automobilistiche estere, “il dato sulle immatricolazioni di febbraio conferma la pesante condizione in cui versa il mercato dell’automotive, una situazione critica che fa presagire un drammatico e ulteriore peggioramento quando prevedibilmente a fine marzo, inizio aprile, i fondi destinati agli incentivi saranno esauriti. Auspichiamo – aggiunge – che il Governo faccia propria l’analisi sui dati sconfortanti del settore e decida di rinnovare quanto prima il sistema degli incentivi, il cui utilizzo sta dimostrando un grosso beneficio ambientale: le nostre valutazioni, basate sui dati delle vendite, indicano che l’incentivazione governativa dei mesi estivi è stata usata per il 60% per l’acquisto di auto ‘verdì ed Euro 6 a fronte della rottamazione di vetture obsolete e inquinanti”.

Nell’analisi dei numeri dell’ultimo mese, il confronto con febbraio 2020 è inficiato anche “dal fatto che nell’era del Coronavirus si è molto ridotto il ricorso ai chilometri zero. Sulla base di questi elementi il calo del 12,3% di febbraio non è positivo, ma non puo’ essere considerato fortemente negativo”, spiega il Centro studi Promotor. Se il mercato del nuovo frena, anche l’usato soffre: a febbraio 2021 sono stati registrati 303.046 trasferimenti di proprietà di auto usate, con una variazione di -9,98% rispetto a un anno fa. Nel dettaglio dei marchi e delle vetture, frenata per Alfa Romeo, Lancia, Maserati, Volkswagen, Renault e Fiat. Tengono Peugeot e Opel, mentre crescono Suzuki, Smart, Volvo e Tesla a quota 281 vetture. La rivoluzione elettrica, è arrivata.

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