L’ULTIMO REGALINO DELLA UE: DEALCOLAZIONE DEI NOSTRI VINI. INSORGE LUISA REGIMENTI: “ECCELLENZE A RISCHIO”

Un altro regalino della Ue. E ancora sotto attacco il nostro agroalimentare e la dieta mediterranea. La Ue va verso il via libera alla dealcolazione del vino. L’obiettivo? I nuovi mercati. Peccato che la “exit-strategy” (si fa per dire) vada a infierite sul nostro mercato. Ammettere la pratica della dealcolazione del vino in tutti i Paesi dell’Unione Europea, anche per le produzioni a Denominazione d’Origine significa stravolgere il mondo enoico.

Insorge Luisa Regimenti, europarlamentare della Lega e membro della Commissione per l’ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare: “Prima la follia del Nutriscore, che mette a rischio la bontà di un patrimonio Unesco come la ‘Dieta mediterranea’, poi altre discutibili proposte in materia agroalimentare. Adesso, l’ultima idea partorita dalla Ue è quella della dealcolazione parziale o totale del vino. Dopo quello “senza uva” e quello zuccherato, ora spunta l’ipotesi di aggiungere acqua al posto dell’alcol. Non è questa la strada giusta da percorrere.

Dall’Europa ci aspettiamo politiche innovative e di sviluppo, non certo iniziative che hanno il solo risultato di incoraggiare frodi e contraffazioni, creare confusione nei consumatori e danneggiare un’economia che, come quella italiana, vanta in questo e in altri settori tanti prodotti di eccellenza, come appunto il vino, apprezzati in tutto il mondo. Mi auguro che la proposta resti sulla carta e venga subito archiviata. Quel che è certo, invece, è che non mancherà il nostro impegno per difendere il made in Italy e l’intera filiera agroalimentare da simili storture”.

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