AL VOTO IL 25 SETTEMBRE MA MATTARELLA NON MANDA GIU’ LA FRASE DI DRAGHI

E sarà il 25 settembre. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha sciolto le Camere. Gli italiani andranno la voto con elezioni anticipate nella campagna elettorale più arraffata, strampalata e folle della storia. Ma tant’è. Intanto è la “spia” della gola profonda più famosa d’Italia a svelare, una gola chiamata Dagospia.

Sembra che Sergio Mattarella sarebbe molto contrariato non solo dalla situazione ormai precipitata e dal “Parlamento di incapaci” che non ha saputo reggere nell’emergenza nazionale anteponendo gli interessi di botteguccia, ma anche dalla frase del premier e dal suo discorso senza margini di mediazione che ha dato l’assist ai partiti di approfittarne per rompere e passare all’incasso elettorale. 

La frase che più avrebbe disturbato il Capo dello Stato sarebbe- si legge nel Dagoreport- “Se sono qui è perché me l’hanno chiesto gli italiani”. Non solo. Draghi avrebbe aggiunto in privato a Mattarella “che non intende mettere mano alla legge finanziaria, che andrà presentata entro il 31 dicembre per evitare l’esercizio provvisorio. Draghi vuole occuparsi, e lo farà malvolentieri, solo degli affari correnti“. 

Fin qui il retroscena, spesso importante per comprendere l’andamento dei fatti. Ma veniamo alla scena.  Sette mesi di calvario e si conclude il governo di Mario Draghi. Così dopo il giorno più lungo e più nero, Mattarella prende atto delle determinazioni quel “venir meno del sostegno parlamentare al Governo e l’assenza di prospettive per dar vita a una nuova maggioranza”.

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