PASOLINI, “TUTTO E’ SANTO”: MOSTRA CAPITALE PER I CENTO ANNI DALLA NASCITA

A cento anni dalla nascita del grande scrittore, poeta, regista, si apre mercoledì a Roma una mostra “Capitale” in tre atti per celebrare la figura dell’immenso, vero, controcorrente intellettuale. L’esposizione si snoda in tre luoghi di grande bellezza e risonanza artistico-culturale. Tre  istituzioni espositive insieme per il grande artista: mercoledì si apriranno le sale del Palazzo delle Esposizioni fino al 26 febbraio prossimo, il 28 ottobre fino al 12 febbraio quelle di Palazzo Barberini e il 16 novembre sarà la volta del  MAXXI fino al 12 marzo 2023. Una mostra epocale, complessa e coordinata a testimoniare l’amore e il radicamento di Pasolini nella sua Roma. “Pier Paolo Pasolini/ Tutto è santo/ Il corpo poetico” è il titolo del percorso espositivo fortemente voluto dal nuovo presidente del Palazzo delle Esposizioni, Marco Delogu, perché l’anima popolare della Roma contemporanea si comprende anche studiando la figura di Pasolini e la sua profonda poetica dissonante da ogni forma vessatoria del potere di cui la stessa Roma è intrisa. Il titolo è ispirato alla frase pronunciata dal saggio Chirone nel film Medea (1969), che evoca la misteriosa sacralità del mondo: il mondo del sottoproletariato, arcaico, religioso, in netto conflitto con gli eroi di un mondo razionale, laico, borghese.

Un percorso che intreccia discipline, media, opere originali e documenti di archivio secondo tre direttrici di approfondimento autonome, specifiche per ogni sede, ma concepite per potersi integrare allo scopo di sollecitare e stimolare riflessioni inedite sulla produzione pasoliniana, sull’influenza culturale che ha esercitato e sullo sguardo di chi la osserva dal XXI secolo.

La mostra di Palazzo delle Esposizioni parte dall’idea che mai un poeta, uno scrittore, un intellettuale, un autore cinematografico, è stato così corpo e incarnazione della parola, come Pier Paolo Pasolini. In questa mostra Pasolini è visto in una dimensione radicale di poeta e autore, sempre vissuta con la totalità di un corpo che attraversa il mondo e sperimenta la dimensione della fisicità come pienezza e splendore e tragedia, in un amore estremo per la vita e per la realtà. La sua opera si manifesta come una opposizione irriducibile e profetica alla sottomissione dei corpi alle convenzioni e ad ogni normalizzazione omologante delle caratteristiche dei singoli e delle diverse forme dell’eros.

La mostra delle Gallerie Nazionali di Arte Antica in Palazzo Barberini metterà a fuoco il ruolo controverso che lo sguardo pasoliniano ha svolto e svolge nel condizionare, orientare e provocare il nostro immaginario visivo, la nostra percezione e interpretazione delle immagini, tra dimensione estetica, retaggio storico-antropologico e impegno ideologico. I temi del sacro, del gesto, della passione e del corpo offriranno agli spettatori la possibilità di un percorso di “montaggio”, o “rimontaggio” visivo, nel nostro rapporto con l’arte del passato, con la sua modernità critica e spesso problematica, attraverso linguaggi mediali diversi, dalla pittura alla scrittura, dalla fotografia al cinema.

Al MAXXI la chiave di lettura dell’opera pasoliniana è restituita attraverso le voci di artisti contemporanei, le cui opere evocano l’impegno politico dell’autore e l’analisi dei contenuti sociali ispirati dalle sue opere. La dedizione costante ai temi della vita pubblica, l’osservazione acuta delle dinamiche di potere, hanno fatto di Pasolini un profeta a cui molte generazioni hanno guardato per tracciare le linee guida della propria ricerca. La genuinità del volgo che diventa sacralità, la scomparsa delle periferie, gli effetti di un consumo mediatico massiccio sul grande pubblico, i grandi poteri letti come forze disgreganti del nostro presente, la voce dell’artista come atto di protesta e profezia sono i temi che articolano le sezioni pensate per la mostra.

Per tutta la durata del progetto è previsto un ricco programma di eventi e performance coordinati tra le tre sedi e che prevedono il coinvolgimento delle Accademie straniere a Roma, dell’Archivio Luce / Cinecittà e del Centro Sperimentale di Cinematografia, volti a sviluppare i temi affrontati nel percorso espositivo e più in generale ad alimentare un nuovo dibattito sulla figura e sul ruolo di Pasolini nel XXI secolo.

0 Points