CAPITOLO 9 TI CHIEDONO SOLDI, MA LI HANNO GIÀ PRESI?

Come reagire quando ti accusano di non aver pagato, ma l’Agenzia ha già incassato con un pignoramento

💬 COSA FARE SUBITO: I PROMPT PER SCRIVERE LA TUA PEC

Se ricevi una lettera (invito alla compliance) con una cifra da pagare, ma ti avevano già pignorato soldi, non devi né pagare né restare zitto.

👉 Allega il PDF della comunicazione all’IA e scrivi la data in cui ti è arrivata.
👉 L’intelligenza artificiale potrà leggere il documento, estrarre da sola il codice identificativo, l’importo e il periodo, e scrivere una PEC per te.

✍️ PROMPT DA USARE

🔹 PROMPT 1 – Subito pronto

Ti allego una comunicazione dell’Agenzia delle Entrate in cui mi chiedono di pagare una cifra, ma mi avevano già pignorato prima.
Scrivimi una PEC con:
– richiesta di chiarimento;
– richiesta di compensazione dei soldi già presi;
– sospensione della procedura;
– clausola di messa agli atti.

🔹 PROMPT 2 – Con dati minimi

Ho ricevuto in data [inserisci data] un “invito alla compliance” che mi chiede di pagare [es. € 3.458,30] per il periodo [es. I trim. 2025].
Ma in quel periodo mi avevano già pignorato.
Scrivimi una PEC formale con i punti fondamentali: verifica, compensazione, sospensione e messa agli atti.

🔹 PROMPT 3 – Secondo invio

Ti allego la lettera e la prima PEC già inviata.
Scrivimi una seconda PEC in cui ribadisco che:
– non ho ricevuto risposta;
– chiedo l’immediata sospensione della procedura;
– considero il silenzio come accettazione implicita;
– richiamo l’art. 8 dello Statuto del Contribuente.

🔐 Ricorda sempre: allega il PDF ricevuto, la data di ricezione e – se li hai – gli estratti conto con il pignoramento.

🎯 IL CASO

Hai subito un pignoramento (stipendio, conto, carte) e non hai potuto versare l’F24 in tempo.
Passa qualche settimana o mese e… ti arriva una lettera dell’Agenzia delle Entrate.

Ti accusano di non aver versato una certa cifra (es. IVA), e vogliono anche gli interessi e le sanzioni.
Ma tu pensi:
👉 “Come avrei potuto pagare, se mi avevano già preso i soldi?”
👉 “Questa cifra l’hanno già incassata!”

E hai ragione. Ma se non reagisci, loro vanno avanti lo stesso.

COSA FARE (PASSO PER PASSO)

1. NON PAGARE E NON TACERE

Non devi pagare due volte.
Non devi restare in silenzio.
Devi agire con una PEC ben fatta, che resta agli atti e blocca l’iniziativa.

2. RISPONDI CON UNA PEC DIFENSIVA

Nella PEC, chiedi:

  • se l’Agenzia ha già incassato la cifra tramite pignoramento;
  • di compensare quanto già trattenuto;
  • l’estratto contabile aggiornato con tutti i movimenti;
  • la sospensione della pratica fino a chiarimento;
  • e scrivi che la comunicazione è messa agli atti.

👉 Non servono giustificazioni.
👉 Non devi spiegare disagi.
👉 Devi solo fermarli coi numeri e col diritto.

3. ALLEGA LE PROVE

  • La comunicazione ricevuta (PDF)
  • L’estratto conto con il movimento di pignoramento
  • Eventuali F24 (anche se errati)

4. ASPETTA 20–30 GIORNI

Se non rispondono:

  • Conserva le ricevute PEC e la comunicazione
  • Considera il silenzio come accettazione implicita
  • Se arriva un nuovo atto (es. cartella o sanzione), rispondi allegando la tua PEC e contestando il silenzio

⚖️ CONCLUSIONE PREMIUM

Quando ti chiedono soldi che ti hanno già preso, non è una svista.
È un sistema.
Sta a te dimostrare che hai già pagato, anche se loro fingono di non saperlo.

Con l’intelligenza artificiale e una PEC ben fatta:

  • puoi bloccare il meccanismo;
  • puoi evitare doppi pagamenti;
  • puoi difenderti senza intermediari, senza spendere altri soldi.

📌 La PEC è l’atto di difesa.
🧠 L’IA è l’assistente.
💪 Tu resti il titolare del tuo conto. E della tua vita.

🧷 Capitolo aggiornato ad agosto 2025 – valido per IVA, INPS, IRPEF, tributi locali e ogni comunicazione su somme già pignorate o trattenute