📖 Spiegazione semplice
Può arrivarti una lettera dal Comune o dall’Agenzia delle Entrate che dice:
“Mancato o insufficiente versamento dell’IMU per l’anno ___.”
Non sempre è vero: spesso è un errore o un’informazione non aggiornata.
Succede quando:
- hai venduto l’immobile e non risulti più proprietario;
- il Comune non ha registrato un’esenzione o un pagamento;
- hai pagato ma con codice o anno errato;
- l’immobile è in comproprietà e ti chiedono l’intero importo.
L’obiettivo è verificare i dati, recuperare i documenti giusti e rispondere subito via PEC per evitare sanzioni inutili.
💬 Prompt iniziale
Allega il documento in PDF e chiedi:
*“Leggi la lettera o l’avviso sull’IMU e spiegami:
- per quale anno si parla,
- quale immobile è coinvolto,
- quale motivazione è indicata (mancato pagamento, esenzione non riconosciuta, errore di calcolo, ecc.).”*
🧭 Cosa fare subito
- Leggi attentamente la lettera.
Controlla anno, importo e motivazione.
Puoi chiedere all’IA di riassumere i dati principali (anno, importo, scadenze, motivazione e ufficio competente). - Recupera la visura catastale.
- Vai su https://visurecartastali.agenziaentrate.gov.it.
- Accedi con SPID o CIE → scarica la visura catastale in PDF.
- Puoi chiedere all’IA di controllare se risulti ancora proprietario e in che data risulta la vendita, la successione o l’acquisto.
- Recupera le ricevute di pagamento IMU.
- Dal tuo home banking → sezione Pagamenti / F24 tributi locali → scarica i PDF.
- Chiedi all’IA di verificare se gli F24 coprono l’anno indicato e se i codici tributo sono corretti (3912 prima casa, 3918 seconda casa, ecc.).
- Verifica l’esenzione per abitazione principale.
Se l’immobile è quello dove vivi, l’IMU non è dovuta.- Chiedi all’IA di scrivere una breve dichiarazione di residenza, da allegare alla PEC di chiarimento.
- Scarica la delibera comunale IMU.
- Vai sul sito del tuo Comune → sezione Tributi → IMU → Aliquote.
- Scarica la delibera dell’anno indicato.
- Chiedi all’IA di controllare se l’aliquota applicata nell’avviso è corretta rispetto alla delibera comunale.
- Controlla tutto con calma.
Chiedi all’IA di creare una tabella riepilogativa con: anno, importo richiesto, importo pagato, differenza, motivazione dell’avviso e documenti da allegare. - Prepara la PEC di chiarimento automatica.
Prompt 7 – PEC automatica di chiarimento
Allega l’avviso IMU in PDF e chiedi:
“Leggi l’avviso allegato ed estrai tutti i dati necessari (numero di protocollo, anno, importo, ufficio di destinazione, PEC del Comune o dell’Agenzia).
Prepara una PEC completa di oggetto, testo e allegati, in cui si chiede la verifica o la rettifica dell’avviso IMU, specificando che ho già allegato visura catastale, ricevute F24 e documenti di residenza.
Cita l’art. 10 dello Statuto del Contribuente e chiedi risposta scritta entro 30 giorni.”
📎 Documenti da allegare
- Copia dell’avviso IMU ricevuto.
- Visura catastale aggiornata.
- Ricevute F24 o estratti conto dei versamenti.
- Delibera comunale IMU dell’anno contestato (se serve).
- Documento d’identità.
- (Facoltativo) Dichiarazione di residenza o comproprietà, se utile alla difesa.
💬 Prompt operativi
Prompt 1 – Analisi dell’avviso
Allega il documento in PDF e chiedi:
“Analizza la lettera IMU e fammi un riepilogo con anno, importo, motivazione e scadenze.”
Prompt 2 – Controllo catastale
Allega la visura catastale e chiedi:
“Verifica se risulto ancora proprietario dell’immobile e segnala eventuali variazioni di proprietà.”
Prompt 3 – Confronto versamenti
Allega gli F24 e chiedi:
“Controlla se i versamenti IMU risultano effettuati per l’anno indicato e segnala eventuali differenze o codici errati.”
Prompt 4 – Bozza PEC di chiarimento
Chiedi:
“Scrivi una PEC al Comune o all’Agenzia spiegando che l’IMU è già stata pagata (o non dovuta), allegando tutti i documenti.”
Prompt 5 – Calcolo differenze o rimborsi
Chiedi:
“Calcola eventuali differenze tra quanto richiesto e quanto pagato, e prepara una PEC per chiedere rimborso o compensazione.”
Prompt 6 – Verifica autorità competente
Chiedi:
“Se il Comune non corregge l’errore e conferma l’accertamento, spiegami come e dove presentare ricorso alla Commissione Tributaria Provinciale.”
📨 Cosa aspettarsi
- Se i documenti provano il pagamento o l’esenzione, la pratica si chiude.
- Se manca una rata, puoi regolarizzare con ravvedimento operoso.
- Se il Comune emette un accertamento IMU definitivo, puoi impugnarlo davanti alla Commissione Tributaria Provinciale competente per il tuo domicilio fiscale.
- Il ricorso va presentato entro 60 giorni dalla notifica.
- Si deposita online o con raccomandata alla Segreteria della Commissione Tributaria Provinciale.
- Puoi presentarlo da solo o tramite avvocato tributarista.
⏰ Se non rispondono o la risposta è incompleta
- Dopo 30 giorni, invia una PEC di sollecito citando l’art. 328 c.p. (omissione di atti d’ufficio).
- Se l’errore persiste, presenta un’istanza di autotutela all’Ufficio Tributi del Comune.
Prompt aggiuntivo – Istanza di autotutela automatica
Allega l’avviso in PDF e chiedi:
“Prepara una PEC con istanza di autotutela da inviare all’Ufficio Tributi del Comune.
Usa i dati dell’avviso (protocollo, importo, anno, motivazione) e formula la richiesta di annullamento in autotutela, citando l’art. 2-quater del D.P.R. 462/1997 e l’art. 10 dello Statuto del Contribuente.
Chiudi la PEC chiedendo risposta scritta entro 30 giorni.”
🤖 Come usare l’IA in questo caso
La tua IA può:
- leggere e riassumere automaticamente l’avviso;
- controllare online visure, delibere e codici tributo;
- scrivere la PEC di chiarimento completa estraendo tutti i dati dal documento;
- preparare anche l’istanza di autotutela se non ottieni risposta;
- generare un file Word o PDF per il tuo archivio personale.
⚠️ Rischi e possibili esiti
- Ignorare la lettera = rischio di accertamento con sanzioni e interessi.
- Rispondere bene e in tempo = archiviazione.
- Mancanza di prove = accertamento parziale, impugnabile davanti alla Commissione Tributaria Provinciale.
- In caso di abuso o errore grave, puoi segnalare il caso alla Procura della Repubblica, allegando la documentazione.
💡 Suggerimento Premium
Un avviso IMU non è una condanna.
Con i documenti giusti e una PEC ben scritta (che l’IA può generare per te), puoi chiudere la pratica in modo pulito, senza stress e senza commercialista.
La forza sta nella precisione: ogni allegato, ogni frase chiara, è una prova della tua correttezza.