📖 Spiegazione semplice
Può arrivarti una lettera dall’Agenzia delle Entrate con scritto:
“Dichiarazione di successione mancante o incompleta per l’anno ___.”
Non è una multa, ma una richiesta di verifica.
Nella maggior parte dei casi si tratta di un errore informatico o di dati non aggiornati.
Può accadere quando:
- la dichiarazione è stata presentata ma non risulta registrata;
- manca un bene (un terreno, un conto o un box auto);
- un erede non è stato indicato;
- l’imposta è già stata pagata ma non risulta nei sistemi.
L’obiettivo è recuperare i documenti, controllare i dati e inviare una PEC di chiarimento con le prove necessarie per chiudere la pratica senza sanzioni.
💬 Prompt iniziale
Allega il documento in PDF e chiedi:
*“Leggi la lettera o l’avviso sull’eredità e spiegami:
- per quale anno e per quale defunto si parla,
- quali beni o eredi risultano mancanti,
- se è una richiesta di chiarimenti o un accertamento formale.”*
🧭 Cosa fare subito
- Leggi la lettera con calma.
Chiedi all’IA di riassumere i dati principali: numero di protocollo, anno, ufficio, importo e scadenze. - Recupera la dichiarazione di successione.
- Vai su https://dichiarazionesuccessioni.agenziaentrate.gov.it.
- Accedi con SPID o CIE → Consultazione dichiarazioni presentate → scarica il PDF.
- Se non la trovi, chiedi all’IA di guidarti passo passo per richiedere una copia all’Ufficio Territoriale dell’Agenzia.
- Recupera la visura catastale dei beni ereditati.
- Vai su https://visurecartastali.agenziaentrate.gov.it.
- Inserisci il codice fiscale del defunto → scarica la visura in PDF.
- Puoi chiedere all’IA di confrontare i beni indicati nella visura con quelli dichiarati nella successione.
- Recupera i pagamenti delle imposte di successione.
- Dal tuo home banking → sezione Pagamenti → F24 → Archivio versamenti → cerca i codici tributo 1530–1534.
- Chiedi all’IA di verificare se gli importi coincidono con quelli indicati nella lettera.
- Verifica i dati degli eredi.
Chiedi all’IA di creare una tabella con nomi, codici fiscali, quote e beni assegnati per controllare eventuali omissioni. - Invia la PEC di chiarimento.
Dopo aver raccolto tutti i documenti, manda la PEC all’Ufficio Successioni dell’Agenzia delle Entrate indicato nella lettera.
Se non conosci l’indirizzo PEC, chiedi all’IA di individuarlo sul sito dell’Agenzia, in base alla provincia o alla sede territoriale.
PEC pronta – testo completo
OGGETTO: Richiesta verifica avviso successione n. [inserire numero protocollo] – art. 10 Statuto del Contribuente
Gentile Ufficio Successioni dell’Agenzia delle Entrate,
in riferimento all’avviso indicato in oggetto, relativo alla successione del defunto [NOME COGNOME] per l’anno [ANNO], chiedo la verifica dei dati riportati, poiché la dichiarazione di successione è già stata regolarmente presentata e/o completata.
Allego i seguenti documenti di prova:
– Copia della dichiarazione di successione;
– Visura catastale dei beni ereditati;
– Copia delle ricevute F24 con i versamenti delle imposte di successione;
– Documento d’identità.
Qualora vi siano discordanze o dati mancanti, resto a disposizione per fornire eventuali integrazioni o chiarimenti.
Ai sensi dell’art. 10 dello Statuto del Contribuente e dell’art. 2-quater del D.P.R. 462/1997, chiedo che la presente venga trattata come istanza di verifica e che venga fornita risposta scritta entro 30 giorni.
Distinti saluti,
[NOME E COGNOME]
[CODICE FISCALE]
[PEC DEL MITTENTE]
[DATA]
Allegati:
1. Avviso di successione (PDF)
2. Dichiarazione di successione
3. Visura catastale
4. F24 imposte successione
5. Documento d’identità
📎 Documenti da allegare
- Copia dell’avviso di successione ricevuto;
- Copia della dichiarazione di successione;
- Visura catastale aggiornata;
- Ricevute F24 dei versamenti delle imposte;
- Documento d’identità;
- (Facoltativo) Certificato di morte o atto notarile.
💬 Prompt operativi
Prompt 1 – Analisi dell’avviso
Allega il documento in PDF e chiedi:
“Riassumi cosa contesta l’Agenzia: anno, defunto, beni o eredi mancanti.”
Prompt 2 – Verifica successione
Allega la dichiarazione e chiedi:
“Controlla se tutti i beni e gli eredi risultano indicati e se la dichiarazione è protocollata.”
Prompt 3 – Confronto catastale
Allega la visura catastale e chiedi:
“Confronta i beni presenti in visura con quelli nella successione e segnalami eventuali differenze.”
Prompt 4 – Calcolo imposte residue
Chiedi:
“Se manca un versamento, calcola quanto devo pagare oggi con ravvedimento operoso e indicami i codici tributo corretti.”
📨 Cosa aspettarsi
- Se la dichiarazione è corretta, la pratica si chiude.
- Se manca qualcosa, l’Ufficio può chiedere integrazioni.
- Se non rispondi, può arrivare un avviso di liquidazione: puoi impugnarlo davanti alla Commissione Tributaria Provinciale del tuo domicilio fiscale, entro 60 giorni dalla notifica.
⏰ Se non rispondono o la risposta è incompleta
- Dopo 30 giorni, invia una PEC di sollecito, citando l’art. 328 c.p. (omissione di atti d’ufficio).
- Se l’errore non viene corretto, presenta una istanza di autotutela all’Ufficio Successioni.
Prompt aggiuntivo – Istanza di autotutela automatica
Allega l’avviso e chiedi:
“Prepara una PEC con istanza di autotutela per l’Ufficio Successioni.
Usa i dati dell’avviso (protocollo, importo, anno, beni contestati) e scrivi la richiesta di verifica o annullamento in autotutela, citando l’art. 2-quater del D.P.R. 462/1997 e l’art. 10 dello Statuto del Contribuente.
Chiudi la PEC chiedendo risposta scritta entro 30 giorni.”
🤖 Come usare l’IA in questo caso
La tua IA può:
- leggere l’avviso e riassumerlo;
- guidarti nel recupero dei documenti;
- scrivere automaticamente la PEC di chiarimento o di autotutela;
- calcolare imposte residue;
- generare un archivio PDF con tutte le prove.
⚠️ Rischi e possibili esiti
- Ignorare l’avviso → accertamento con sanzioni;
- Rispondere con documenti chiari → archiviazione;
- Mancanza di prove → accertamento parziale, impugnabile davanti alla Commissione Tributaria Provinciale;
- Comportamento scorretto → segnalabile alla Procura della Repubblica.
💡 Suggerimento Premium
Le contestazioni sulle successioni derivano quasi sempre da errori d’ufficio.
Con una PEC chiara e documentata, scritta anche con l’aiuto dell’IA, puoi risolvere senza commercialista e costruire la tua difesa fiscale con ordine e calma.
La forza è nella precisione, non nella paura.