UOVO DI PASQUA, RINCARI FINO AL 30%

Le sorprese di Pasqua 2025 potrebbe essere amarissime per i rincari su una vasta gamma di prodotti tipici e il tutto andrà a ripercuotersi sui consumatori italiani. Da un’indagine del Codacons delle marche più vendute nelle catene della grande distribuzione emerge che l’impennata delle quotazioni sulle materie prime spinge i prezzi medi che, al netto di promozioni, oscillano dal +21% delle colombe +30% delle uova di cioccolato. L’associazione dei consumatori calcola aumenti che nel caso delle uova pasquali possono arrivare fino al 40%: un singolo prodotto di marca medio-alta tocca i 22 euro, pari a 70 euro al chilogrammo. Non va meglio per gli articoli destinati ai più piccoli con rincari fino al 33% per le uova che includono in licenza i loghi di società sportive, cartoni animati, bambole o serie tv.

Colombe
A spiccare il volo dei prezzi sono anche le tradizionali colombe che nel caso delle tipologie farcite – con gocce di cioccolato, glasse o creme al cacao – registrano rincari tra il 18 e il 36%. Più lieve è l’incremento della colomba classica che a seconda del punto vendita costa tra il 6 e il 9% in più sul 2024.

Uova di cioccolato
Più modesta è stata la crescita delle uova di cioccolato che hanno visto rincari medi del 5% ma con picchi del 30, pari a 130 euro al chilo. Rispetto alla Pasqua 2023 l’aumento di prezzo supera il 13%.

Rincari delle materie prime
Secondo il Codacons, i dolci pasquali risentono della crisi delle materie prime in atto da diversi mesi. Alla fine dello scorso anno le quotazioni del cacao hanno toccato il record di 12mila dollari alla tonnellata per attestarsi attualmente intorno agli 8mila: un incremento del +175% in confronto a marzo 2023 con conseguenze dirette sulla filiera del cioccolato e del cacao.

Caro burro
Nella spirale di rincari rientra anche il burro che stando ai dati della Commissione Europea segna un +83% su base annua e quotazioni che hanno superato gli 8.300 dollari alla tonnellata. Sul prezzo finale si scaricano inoltre le tensioni sul fronte energetico che appesantiscono i costi di produzione a carico delle aziende, in affanno per garantire prodotti tradizionali e immancabili sulle tavole dei consumatori.