NASCE RADIO LIBERTA’, ON AIR DA OGGI LA VOCE AL DI FUORI DEL MAINSTREAM. CAINARCA: “UN PORTO FRANCO DI STORIE E IDEE”
“Nasce Radio Libertà.
Dopo 25 anni, da RPL prende vita un nuovo capitolo della nostra storia
Una radio ancora più aperta, che vuole guardare al futuro senza chiusure ideologiche e senza sudditanza verso i pensieri dominanti
Per chi si è abbonato in questi anni, nulla cambia: continuate a sostenerci!
Libertà è partecipazione (Giorgio Gaber)”.
Si legge così sul sito di Radio Libertà, da oggi ex RPL.
Venticinque anni dopo l’inizio delle trasmissioni, come Radio Padania Libera e poi come RPL – La tua radio (senza dimenticare le origini a Varese, nel 1976, come radio libera del mondo extraparlamentare di sinistra), ecco la nuova Radio Libertà.
Una radio con radici ormai profonde, una voce libera, corsara, capace di allontanarsi dal pensiero dominante di questi anni così settari.
A dirigerla è Giulio Cainarca ( nella foto della cover) dal 1997 in forze a Radio Padania Libera e che ha accompagnato – come giornalista, caporedattore e poi, dal 2018, direttore di RPL – la crescita di questa emittente.
“Il nostro credo? Essere la voce di chi non è mainstream, perché per noi essere liberi vuol dire partecipare, come cantava Giorgio Gaber nel 1972”, dice il direttore.
Non solo: “Radio Libertà ha le sue idee, la sua storia, e proprio per questo le carte in regola per essere un porto franco capace di accogliere fatti, storie, idee sui quali discutere e riflettere”. “Questo perché”, continua Cainarca, “anche se molti credono di poter ‘comunicare’ e ‘partecipare’ sui social, noi siamo convinti che la radio sia ancora quel mezzo davvero in grado di parlare a tutti e dare spazio alle mille sfaccettature di un mondo complesso, nel quale non è mai tutto nero o tutto grigio”.
Nuovo anche il logo di Radio Libertà: la R azzurra ricorda il cielo, dove viaggiano i segnali; il simbolo del microfono è rosso, come la passione per la libertà di parola; Libertà è una parola bianca, come le pagine del futuro, tutte da scrivere.
“Vi aspettiamo sui canali 740 del digitale terrestre e sul nuovo 252 (dove ci potrete anche vedere con la smartTv), la radio digitale DAB, il sito www.radioliberta.net, e infine le nostre pagine Youtube e Facebook. Abbiamo facce, storie e idee per discutere, riflettere, raccontare insieme l’Italia del nostro tempo”, conclude Cainarca.