L’EUROPA BRUCIA 393 MILIARDI IN UN GIORNO, IL VENERDI’ NERISSIMO DELLE BORSE, MILANO CHIUDE AL -6,24
L’Europa brucia 393 miliardi in un giorno, venerdì nerissimo delle borse. L’attacco russo alla centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia, l’impianto nucleare più grande d’Europa, affonda i mercati e scatena il panic selling.
Le borse europee tremano, Piazza Affari è la peggiore. Francoforte cede il 4,41%, Londra Ftse 100 a -3,59% e Parigi 4,97%. La più nera, anzi, nerissima, è quella di Milano che ha vissuto una giornata orribile, con il Ftse Mib che crolla del 6,24% a 22.464 punti, sui minimi da febbraio 2021.
Banche e auto nel mirino, la guerra continua, la situazione è gravissima e terrorizza. L’annuncio dei nuovi incontri diplomatici e dei negoziati in programma nel fine settimana non tranquillizzano i mercati. Sono la nuova debacle di Tim, che ha ceduto un altro 15,56% dopo il -14,99% di ieri, e il tonfo del comparto bancario, con Unicredit a guidare il capitombolo con un -14,6%, Dall’inizio del conflitto tra Kiev e Mosca, Piazza Affari ha ceduto il 13%, la tosatura da inizio anno tocca invece il 20%. A Francoforte il Dax cede il 4,41% a 13.097 punti, a Londra l’Ftse 100 arretra del 3,59% a 6.978 punti, a Parigi il Cac arretra del 4,97% a 6.061 punti.