ANCHE L’FMI SPARA SUL REDDITO DI CITTADINANZA: TROPPO ALTO E DISINCENTIVA IL LAVORO

Alto, troppo alto e “disincentiva” il lavoro. A dirlo ora anche il Fondo monetario internazionale che picchia duro sul reddito di cittadinanza, giudicato “alto” rispetto al costo della vita “in alcune zone del Paese”. L’assegno è troppo alto, soprattutto nel Meridione, e da Washington, nel rapporto periodico sull’Italia il Fmi non usa perifrasi stavolta. “Il recente rafforzamento dei requisiti sull’accettazione di un lavoro e i collegamenti alla formazione del reddito di cittadinanza sono dei passi benvenuti, ma per evitare la dipendenza dal welfare e una disincentivazione del lavoro bisognerebbe prevedere gradualità nella perdita del sostegno rispetto alla percezione di reddito. E il livello del sussidio è elevato – spiega il Fmi – rispetto al costo della vita in alcune zone del paese”. In Campania, per esempio, l’importo mensile erogato è pari in media a 638 euro (a Napoli sfiora i 660 euro), mentre in Sicilia l’asticella arriva a 619 euro (a Palermo la quota media è di 663 euro).

In Campania, per esempio, l’importo mensile erogato è pari in media a 638 euro (a Napoli sfiora i 660 euro), mentre in Sicilia l’asticella arriva a 619 euro (a Palermo la quota media è di 663 euro). Un’altra tegola sulla misura tanto cara ai grillini e a Giuseppe Conte la cui idea era quella di  introdurla “per creare occupazioni e, tramite il surplus del gettito fiscale generato, fare in modo che l’investimento, da circa 10 miliardi l’anno, si potesse “ripagare da solo”. Già con il nuovo governo Draghi è stata applicata una stretta sul reddito di cittadinanza che prevede, tra l’altro, la decadenza del beneficio alla seconda offerta di lavoro respinta ( e non più alla terza). Ma per il Fondo monetario non basta. Gli esperti propongono di emendare ancora e di più. E le modifiche andrebbero verso un reale incentivo al lavoro. Come? Lasciare una quota importante di sussidio ai percettori dell’aiuto, solo nel caso in cui abbiano davvero trovato un impiego, il fine è motivarli maggiormente. Una proposta proviene dal ministro del Turismo Massimo Garavaglia, Eccola: l’aliquota al 50% del reddito di cittadinanza già concesso, per i beneficiari che accettano ad esempio un lavoro stagionale, visto che il settore dell’accoglienza in questo momento fatica a trovare 350mila addetti. Insomma, un’altra menata per una misura che, come ha sottolineato ripetutamente l’economista Marcello Gualtieri dell’Università di Torino sulle frequenze di Radio Libertà è “sbagliata, irriformabile e culturalmente diseducativa”.

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