ECONOMISTI COME I DENTISTI? TRA GUERRA E INFLAZIONE TORNA KEYNES

A che cosa servono gli economisti? Questa domanda mi è tornata in mente leggendo un articolo dal titolo significativo: “L’inflazione record? Figlia della scarsità e del fiasco degli economisti”. Dico non a caso “tornata” in mente perché l’interrogativo non è nuovo nella storia del pensiero economico; è il corollario di due domande ancora più profonde: la prima, che cos’è l’economia; la seconda, a cosa serve conoscere l’economia. Certo se si pensa che il compito degli economisti sia prevedere il futuro, si andrà incontro solo a delusioni. Così come rimarrà deluso chi pensa che l’economia sia una scienza esatta, come la chimica o la fisica, discipline nelle quali una volta individuata una legge che spiega la correlazione tra diversi elementi, questa rimane valida per sempre.

Non è il caso dell’economia. L’economia è una disciplina sociale, che studia, applicando il metodo scientifico, il comportamento degli uomini (e delle istituzioni create per regolare le aggregazioni umane) di fronte ai problemi economici. E i comportamenti umani, come ben noto, non rispondono a leggi immutabili nel tempo, anzi.

Eppure, come diceva il più grande economista del secolo scorso John Maynard Keynes “gli economisti devono essere utili come i dentisti”. E quindi, giustamente, ci si attende dagli economisti indicazioni su come gestire l’alternarsi delle varie fasi del ciclo economico, ovvero il continuo susseguirsi di fasi di “crescita” e di “crisi”. La difficoltà è che ogni nuova crisi rappresenta un evento totalmente sconosciuto, diverso da tutti quelli precedenti, perché, se così non fosse, sarebbe semplice da curare, o, addirittura, da prevenire. Invece, la complessità del fenomeno economico è pari alla complessità del comportamento umano: ex ante un fenomeno economico, al massimo, può (forse) essere intuito; ex post il metodo scientifico applicato al problema economico può contribuire alla sua soluzione.

E perché questa non sembri una difesa (non richiesta) degli economisti, torno all’interrogativo fondamentale: a cosa serve conoscere l’economia? A questa domanda l’economista Joan Robinson rispondeva provocatoriamente: conoscere l’economia serve a non farsi ingannare dagli economisti.

* Economista Università di Torino

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