D- DAY MANOVRA, GOVERNO ALLA PROVA DDL BILANCIO: CAMBIANO REDDITO E CUNEO

Sul piatto 35 miliardi, ecco tutti i numeri della manovra del nuovo governo

A Palazzo Chigi nella notte il Consiglio dei ministri chiamato a varare la legge di bilancio per il 2023, test decisivo del governo Meloni, test decisivo per la credibilità dell’Italia.

I COMMENTI A CALDO DEL D-DAY

“Siamo soddisfatti, ci sono le misure chieste dalla Lega”. Così così Matteo Salvini in serata lasciando la Camera dove, prima del Cdm, c’è stato il vertice di governo sulla manovra. La legge di bilancio sarà “coraggiosa”. Questo l’aggettivo usato dal ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti. Arrivando alla Camera per il vertice, Giorgetti ha risposto con un “no” in merito a dissidi nella maggioranza. “Ci sarà un aumento delle pensioni minime, si va nella giusta direzione”, ha detto, sempre in serata, il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani.

DUE TERZI DELLE RISORSE PER FAMIGLIE E IMPRESE CONTRO CARO ENERGIA
La certezza è che due terzi delle risorse, circa 21 miliardi in deficit, saranno destinati a tutelare le famiglie e le imprese dal caro-energia. Con un mix di aiuti che va dai crediti di imposta per le imprese allo sconto benzina. Per il resto ci sono tante misure, su cui spingono i partiti , ma che devono fare i conti con una coperta molto corta: su una manovra che va verso i 32 miliardi, sul piatto resta una decina di miliardi e la regola è che ogni misura necessita di coperture nello stesso settore di intervento.
STRETTA AL REDDITO DI CITTADINANZA
Uscita soft per i cosiddetti occupabili: 12 mesi, che però potrebbero essere ridotti a 8, di ‘cuscinetto’ per l’inserimento nel mondo del lavoro, accompagnati da corsi di formazione obbligatori. Dal 2024 il sussidio sarà solo per gli abili al lavoro.
“Il Reddito di cittadinanza verrà riformato così come avevamo annunciato, c’è un anno transitorio nel quale comunque tutte le persone in difficoltà saranno tutelate, chi non è in grado di lavorare avrà piena tutela e chi è in grado di lavorare invece avrà una riduzione dei mesi di sostegno, si porterà da 12 a otto mesi”, ha detto il sottosegretario per l’attuazione del programma Fazzolari, entrando a Palazzo Chigi. “Dal 2024 – ha poi
aggiunto – rivedremo l’intero sistema, lavorandoci su per garantire pieno sostegno ai bisognosi e inserire nel mondo del lavoro chi è in grado di lavorare”. “Non abbiamo mai voluto riformare il Reddito di cittadinanza per fare cassa, non era quello il senso”, spiega Fazzolari, rispondendo a chi fa notare che rispetto a quanto preventivato nei giorni scorsi, questo tipo di stretta consentirà di risparmiare meno risorse. “Il senso è ottimizzare le risorse a sostegno dei bisognosi e ottimizzare le risorse per l’inserimento nel mondo del lavoro – aggiunge -. È quello che vogliamo fare, a prescindere dalla questione di cassa. Le risorse per fare una legge di bilancio seria le abbiamo trovate, e infatti è quello che stiamo facendo”.

INCENTIVI PER CHI ASSUME UNDER 36 E PERCETTORI DI RDC
Una decontribuzione fino ad un massimo di 6mila euro per le aziende che intendono assumere, a tempo indeterminato, giovani under 36 con già un contratto a tempo determinato. Lo sgravio si applica anche per i percettori del reddito di cittadinanza. E’ una delle misure contenute, secondo quanto si apprende, dalla legge di bilancio all’esame del consiglio dei ministri.

IN PENSIONE A QUOTA 103
La manovra all’esame del consiglio dei ministri prevede, secondo quanto si apprende, per il 2023 l’uscita anticipata con ‘quota 103’, ovvero la possibilità di andare in pensione con 41 anni di contributi e 62 di età. Cambia ‘Opzione donna’: l’anticipo della pensione per le lavoratrici con almeno 35 anni di contributi, che in manovra sarà prorogato di un anno, sarà anche legato al numero di figli. Secondo quanto si apprende potranno uscire a 58 anni le lavoratrici con due o più figli, a 59 chi ha un figlio e a 60 chi non ne ha.

FLAT TAX
Confermato il regime forfettario per gli autonomi, con la soglia massima che va da 65mila a 85mila euro. Non sono state trovate le risorse per una flat tax incrementale per i lavoratori dipendenti.

CONTRO IL CARO-BOLLETTE
Un “mix di aiuti” per coprire i primi tre mesi del 2023. Conferma per bonus sociale e crediti di imposta, con aliquote più vantaggiose per le piccole attività (dal 30% al 35%) e le imprese (dal 40% al 45%).

SCONTO SUI CARBURANTI
Dal primo dicembre si riduce, quasi dimezzandosi. Si passa, a dicembre, da uno sconto al distributore di 30,5 a 18,3 centesimi.

SOSTEGNI ALLA FAMIGLIA
Aumenta l’assegno unico familiare (la proposta è di raddoppiare da 100 a 200 euro la maggiorazione per i nuclei con 4 o più figli e di garantire 100 euro in più per i figli gemelli) e c’è un intervento sui congedi familiari.

SOCIAL CARD
L’estensione a chi ha un reddito inferiore a una soglia attorno ai 20 mila euro della Social card per i meno abbienti: è una delle novità che potrebbero entrare in manovra, come emerge mentre è in corso il Consiglio dei ministri. Secondo fonti di maggioranza, la carta per gli acquisti per i beni di prima necessità, che oggi è concessa a over 65 e bimbi sotto i tre anni con particolari requisiti (i titolari sono i genitori) sarebbe cumulabile con la pensione minima e, come già avviene, sarà distribuita dai Comuni.

CAMBIA LA TASSA SUGLI EXTRAPROFITTI
Prendendo a riferimento il regolamento Ue, gli extraprofitti si misurano sugli utili, e l’attuale aliquota al 25% viene innalzata al 30-33%.

RAZIONALIZZAZIONE DELLE TAX EXPENDITURES
Si rivede il décalage che ora riduce il valore di alcuni sconti fiscali al crescere del reddito. Negli ultimi giorni è stato studiato un abbassamento delle soglie che farebbe scattare le riduzioni a partire da 60mila euro per arrivare all’azzeramento a 120mila euro.

PLUSVALENZE DA CRIPTO-ATTIVITÀ Finora per prassi l’Agenzia delle entrate ha equiparato le valute virtuali a quelle estere, assoggettando le conversioni all’imposta del 26%. Si va verso un quadro normativo con una specifica definizione.

PLASTIC E SUGAR TAX
Nuovo rinvio dell’entrata in vigore dell’imposta sul consumo di plastica monouso e di quella sulle bevande zuccherate.

RAZIONALIZZAZIONE BONUS EDILIZI
È attesa nel decreto fiscale collegato: seguirebbe la stretta sul superbonus inserita nel dl Aiuti quater.

IVA SU PANE E PASTA
Nella manovra non ci sarebbe l’azzeramento dell’Iva su pane, pasta e latte. Lo si apprende da fonti di governo. L’ipotesi era emersa dopo il vertice di governo di venerdì.

IVA AL 5% PER PRODOTTI INFANZIA E ASSORBENTI
Secondo quanto si apprende, è prevista la riduzione al 5% dell’Iva sui prodotti di prima necessità per l’infanzia (come pannolini, biberon, omogeneizzati, attualmente al 22%) e sugli assorbenti (attualmente al 10%).

TREGUA FISCALE
Cancellazione per le cartelle fino al 2015, al di sotto dei mille euro e riduzione di sanzioni e interessi, con rateizzazione in 5 anni, per le altre. Pare accantonata l’ipotesi della ‘voluntary disclosure’ sui capitali all’estero.

LOTTERIA DEGLI SCONTRINI ISTANTANEA
Arrivano incentivi per l’adeguamento di pos e casse per la lotteria degli scontrini, trasformata dal dl Pnrr di giugno in un gioco a premi istantaneo.

TETTO AL CONTANTE Dal primo gennaio aumenta a 5mila euro.

AIUTI ALLE MARCHE – Sono stanziati 200 milioni di euro per la regione colpita dall’alluvione di settembre. Altri 200 milioni sono autorizzati con un decreto atteso in Consiglio dei ministri.

PONTE SULLO STRETTO – Viene riattivata la Stretto di Messina spa, in liquidazione da nove anni, nata nel 1981 per la realizzazione del Ponte fra Sicilia e Calabria.

IPOTESI MISURA PER FERMARE AUMENTI DI MULTE STRADALI
Nella manovra potrebbe entrare una norma per bloccare l’automatismo previsto dal Codice della strada che da gennaio 2023 farebbe scattare un aggiornamento al rialzo degli importi delle multe stradali. Su questa misura negli ultimi giorni ha spinto in particolare il ministro per le Infrastrutture Matteo Salvini.

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