ARRIVA IL PATTO ANTI INFLAZIONE, LA FIRMA A PALAZZO CHIGI IL 28 SETTEMBRE

Dopo la pazza estate calda che ha fatto bollire gli italiani anche sul fronte prezzi, dal caro ombrellone al caro benzina all’impennata del carrello della spesa agli scontrini pazzi di bar e ristoranti, ecco che il governo prova a frenare la morsa inflattiva che attanaglia famiglie e imprese. Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, sigleranno il patto sul trimestre anti inflazione il 28 settembre alle 15, a palazzo Chigi, insieme alle associazioni aderenti della distribuzione, del commercio e dell’industria del largo consumo.

Secondo quanto si apprende dalle prime notizie, il patto prevede di offrire dal primo ottobre al 31 dicembre un paniere di prodotti del carrello della spesa e di prima necessità a prezzi ribassati o calmierati, nel rispetto della libertà di impresa e delle strategie di mercato delle aziende.

Da ottobre a dicembre dunque i prezzi dovrebbero scendere o essere calmierati su un paniere di generi di prima necessità. L’iniziativa era stata anticipata all’inizio di settembre dal ministro per le imprese e il made in Italy Adolfo Urso e adesso pare doversi concretizzare e al paniere saranno inclusi non solo prodotti alimentari ma più ad ampio raggio generi di largo consumo.

Ma subito si leva una voce fuori campo- quella del Codacons- che protesta così: “Il patto anti-inflazione del Governo rischia di essere un flop e di non apportare reali benefici alle famiglie italiane. Secondo il Codacons ci sono  evidenti criticità nell’accordo che sarà presentato dalla premier Giorgia Meloni il prossimo 28 settembre.

“A pochi giorni dall’avvio del paniere nessuno sa quali prodotti saranno inseriti al suo interno e soprattutto l’entità degli sconti – spiega il presidente Carlo Rienzi. I consumatori sono stati tenuti del tutto fuori dal patto, e nulla si dice circa i controlli sul rispetto dell’accordo che la logica vorrebbe fossero attribuiti alle associazioni dei consumatori. L’industria, poi, non ha preso alcun impegno concreto, limitandosi alla promessa di rivolgere un invito generico ai propri associati affinché aderiscano al paniere, scegliendo però in totale autonomia i prodotti da scontare e l’entità dei ribassi e a queste condizioni il paniere rischia di essere un flop”.

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