LA NADEF NON ESISTE LO SPREAD SALE LA GRECIA MEGLIO DELL’ITALIA

Confesso di essere un inguaribile ottimista, cosicché quando leggo sull’Home Page del Mef: “La Nota di aggiornamento al DEF (NADEF) viene presentata alle Camere entro il 27 settembre di ogni anno”, mi aspetto sempre che il 27 settembre ci sia pronta la Nadef, fresca di stampa e postata sul sito del Mef. Invece, niente. Anche quest’anno il 27 settembre il documento non è stato inviato al Parlamento, non c’è sul sito: in pratica non esite. Mi ricorda la sciatteria con cui l’allora Ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, si impegnò ad inviare entro una certa data l’attesissima (e fino ad allora segreta) bozza del Pnrr al Parlamento e invece non arrivò nulla. Sappiamo già come è finita.

Concretamente, invece di un documento fatto di ragionamenti e tabelle, agli italiani è stata offerta una conferenza stampa con una elencazione di numeri che ricordava una estrazione del super enalotto. Ma i numeri, senza ragionamenti, in assenza delle ipotesi e delle spiegazioni non sono e non servono a nulla.

Immagino al Mef fare spallucce e pensare “i soliti precisini rompiscatole, arriverà tra qualche ora; qualche giorno di ritardo cosa volete che sia?” E già, invece gli italiani quando pagano una rata del finanziamento del frigorifero con qualche giorno di ritardo finiscono sul libro nero dei cattivi debitori e, per decenni, ogni volta che chiedono un prestito, sono trattati come dei paria.

E lo Stato italiano è proprio un grande debitore che ha bisogno continuo di prestiti, un debitore inaffidabile, giudicato più inaffidabile addirittura della Grecia, un Paese che ha falsificato i conti pubblici, che è rimasto a lungo al di fuori dei mercati finanziari, e persino escluso dagli acquisti della Bce, fino al Covid.

Da settimane lo spread (la misura l’affidabilità del debitore) della Grecia è migliore di quello dell’Italia. Al momento di licenziare questo articolo per la stampa lo spread della Grecia è 146 quello dell’Italia 196: questo vuol dire che per trovare qualcuno che presta i soldi allo Stato italiano (ed in media lo Stato ne chiede oltre 1 miliardo al giorno) bisogna pagare addirittura lo 0,5% in più della Grecia. Il Ministro Giorgetti era accigliato più che mai. Lo capisco.

* Economista

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