USA, SEC STRIZZA L’OCCHIO ALLE CRIPTO MA GLI INVESTITORI FUGGONO PER I DAZI

Come noto, in Usa vige uno spoil system tanto spietato quanto pacificamente accettato. Pertanto, come preannunciato, il Presidente della Sec, Gary Gensler, ha presentato le sue dimissioni il giorno stesso dell’insediamento di Donald Trump ed al suo posto è stato nominato ad interim Mark Uyeda, già commissario dal 2022.

Il subentro è stato percepito come un endorsment al mondo delle crypto attività. Già la Sec sotto la Presidenza Gensler aveva ammesso alle quotazioni strumenti che avevano come sottostante crypto attività, pur precisando che approvare il listing non equivaleva a sdoganare il Bitcoin. Ma si sa, le azioni concrete valgono più delle parole, quindi le parole di Gensler sono passate, mentre le quotazioni di strumenti basati sul bitcoin sono rimaste.

Il nuovo Presidente, Mark Uyeda, ha più volte espresso il proprio dissenso nei confronti dell’approccio critico (ma non troppo, come visto) della stessa Sec verso le crypto. Pertanto, la sua nomina e la crescente influenza di Elon Mask sembrano aprire un vero eldorado alle migliaia di oscure crypto attività (diventate il settimo asset mondiale), mettendo a repentaglio la stabilità finanziaria globale. 

Ovviamente già si contano svariati fallimenti con risparmiatori beffati o truffati per decine di miliardi, ma temo che sia solo l’inizio e non si può restare indifferenti. Non si riesce a capire perché qualunque Emittente titoli finanziari viene passato ai raggi x, mentre gli emittenti delle crypto possono restare sconosciuti. Bisogna assolutamente estendere agli emittenti di crypto-attività i medesimi obblighi cui è sottoposto qualunque altro Emittente.

E poiché non si conoscono (!) gli Emittenti di questi strumenti con i quali si scambiano soldi veri contro attivi virtuali si può e si deve intervenire sugli intermediari attraverso i quali, in un modo o nell’altro, passa qualunque transazione: essi devono verificare la trasparenza su tutta la filiera del prodotto finanziario venduto, in mancanza devono astenersi dal prestare il proprio canale di intermediazione. Obblighi simili già esistono per la sostenibilità ambientale, deve essere così anche per la sostenibilità finanziaria. In mancanza, prepariamoci al peggio.

  • Economista