CAPITOLO 13  L’AGENZIA TI IMPUTA ENTRATE MAI AVUTE

Come reagire se ti contestano compensi inesistenti

📖 ESEMPI CONCRETI – ERRORI TIPICI

👴 Pensionato INPS
Riceve una “compliance” che segnala un reddito da pensione integrativa di 6.800 € mai percepito. L’INPS ha trasmesso due volte lo stesso flusso, duplicando l’importo.

👔 Dipendente con CU doppio
Un lavoratore riceve comunicazione di redditi complessivi di 32.500 €, ma il suo reddito reale è 21.000 €. Il cambio di datore a metà anno ha prodotto due CU, lette dall’Agenzia come due redditi sommati.

📐 Libero professionista con fattura duplicata
Un architetto riceve contestazione per compensi di 15.000 € in più. Un cliente ha registrato due volte la stessa fattura elettronica: il sistema la legge come incasso doppio.

📖 COME TI ARRIVA LA COMUNICAZIONE

Ecco un esempio realistico di linguaggio usato nelle lettere di compliance:

“Dai controlli automatizzati sui dati trasmessi da soggetti terzi (datore di lavoro, ente previdenziale, committenti) e confrontati con la dichiarazione dei redditi da te presentata, risulta che per l’anno d’imposta 2023 sono stati percepiti compensi pari a € 12.500 non dichiarati. Tali redditi risultano comunicati al Sistema Tessera Sanitaria/Fatture e Corrispettivi/Certificazioni Uniche da parte degli enti competenti. Ti invitiamo a verificare la correttezza delle informazioni e, se del caso, a regolarizzare la tua posizione fiscale con pagamento delle imposte dovute, oltre a sanzioni e interessi, entro i termini di legge.”

👉 Sembra ufficiale e definitivo, ma può essere un errore di imputazione.

💬 COSA FARE SUBITO – I PROMPT PER LA TUA PEC

👉 Prima regola: allega sempre la lettera ricevuta + documenti che dimostrano la realtà.

👉 Dove cercare i documenti principali:

📑 CU (Certificazione Unica) dal datore di lavoro, dal portale INPS o dall’area busta paga aziendale.

🧾 Fatture dal portale “Fatture e Corrispettivi” o dal tuo gestionale.

💳 Estratti conto dal tuo home banking, sezione “estratto annuale” o “movimenti”, scaricabili in PDF.

🔹 PROMPT 1 – Contestazione immediata (versione estesa)
“Ti allego la comunicazione dell’Agenzia che mi imputa compensi mai percepiti (12.500 € nel 2023). Ti allego anche il mio CU scaricato dall’INPS, dove non compare alcun importo simile. Scrivimi una PEC in cui:

• contesto formalmente l’errore;

• chiedo la rettifica immediata dei dati;

• domando la sospensione di ogni calcolo e atto collegato;

• richiedo che questa mia segnalazione venga messa agli atti.”

🔹 PROMPT 2 – Confronto con i miei dati reali
“Ti allego la stessa comunicazione, insieme a:

• il mio CU rilasciato dal datore di lavoro,

• le mie fatture scaricate dal portale Fatture e Corrispettivi,

• l’estratto conto bancario del 2023.

Scrivimi una PEC che contesta l’errata registrazione e chiede che entro 15 giorni vengano sostituiti i dati falsi con quelli autentici. Specifica chiaramente:

• quali documenti dimostrano l’errore,

• che nessuna imposta può essere calcolata fino alla rettifica,

• che l’ufficio ha l’obbligo di risposta entro termini di legge.”

🔹 PROMPT 3 – Mancata risposta dell’Agenzia
“Non ho ricevuto risposta alla mia prima PEC. Scrivimi un nuovo testo di PEC che:

• ribadisce la contestazione già inviata;

• diffida l’ufficio dal calcolare imposte su dati inesatti;

• mette in mora i responsabili per eventuali danni;

• richiama l’obbligo di risposta ai sensi della L. 241/1990.”

🔹 PROMPT 4 – Se l’errore finisce in cartella esattoriale
“Mi è arrivata una cartella basata sui redditi inesistenti già contestati. Ti allego la cartella + le PEC precedenti. Scrivimi PEC che chiede annullamento in autotutela e sospensione immediata della riscossione, evidenziando che l’errore era stato segnalato e mai rettificato.”

📎 DOCUMENTI DA ALLEGARE

📄 Comunicazione/avviso dell’Agenzia (scannerizzato in PDF).

📑 CU (dal portale INPS o datore di lavoro).

🧾 Fatture (dal portale dell’Agenzia o dal gestionale).

💳 Estratti conto (dal tuo home banking).

✉️ Eventuali email/PEC di enti terzi (banca, INPS, cliente) che confermano l’errore.

COSA ASPETTARSI

• Se l’errore è evidente correzione veloce e pratica chiusa.

• Se dipende da dati trasmessi da terzi dovrai sollecitare anche quell’ente a inviare nuova comunicazione all’Agenzia.

• Se l’Agenzia ignora diffida + eventuale ricorso in Commissione tributaria.

🤖 COME USARE L’IA IN QUESTO CASO

• Fai analizzare all’IA la comunicazione: ti evidenzia le cifre contestate.

• Carica il tuo CU/fatture/estratti conto: l’IA segnala le differenze in modo chiaro.

• Chiedi all’IA di scrivere la PEC con tono formale e normativo.

⚠️ RISCHI E POSSIBILI ESITI

• Se non rispondi ti calcolano imposte e sanzioni su redditi inesistenti.

• Se rispondi senza prove la contestazione può essere ignorata.

• Se il problema nasce da un ente terzo serve doppia azione: PEC all’Agenzia + diffida all’ente che ha trasmesso i dati.

💡 SUGGERIMENTO PREMIUM
Non farti bloccare dal pensiero: “non trovo i documenti”. Oggi ogni CU, fattura e estratto conto è disponibile online. Usa l’IA come assistente: se carichi i file sparsi che trovi, sarà lei ad aiutarti a ordinarli, leggere i dati e scrivere PEC efficaci.