🟢 Prompt operativo immediato
Controlla se sul tuo veicolo — auto, moto o furgone — risulta già iscritto un fermo amministrativo al PRA (Pubblico Registro Automobilistico).
Se sì, chiedi subito all’IA di analizzare la situazione per capire da quale cartella nasce il fermo e se puoi chiederne la revoca o sospensione.
Spiegazione semplice:
Il fermo amministrativo è un blocco imposto dall’Agenzia delle Entrate-Riscossione (ADER) sui veicoli registrati al PRA.
Significa che il mezzo non può circolare, essere venduto o rottamato fino a quando il fermo non viene tolto.
La legge (art. 86 del DPR 602/1973 e Circolare Equitalia 105/2005) prevede però che il fermo possa essere revocato se:
- hai pagato o rateizzato il debito;
- il veicolo è indispensabile per lavorare o per l’attività dell’associazione;
- serve per il trasporto di persone disabili (art. 214 Codice della Strada).
ADER non lo scrive mai chiaramente, ma la revoca è un tuo diritto: serve solo saperlo chiedere in modo corretto.
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1️⃣ Cosa fare subito
- Passo 1 – Controlla se esiste davvero il fermo.
Vai sul sito ACI (www.aci.it) o in una delegazione ACI/agenzia pratiche auto.
Chiedi una visura PRA indicando la targa del veicolo.
Costa pochi euro (7–12 €). Ti mostrerà la data, il numero dell’atto e chi ha imposto il fermo. - Passo 2 – Se il fermo è confermato:
salva la visura in PDF e caricala all’IA insieme alle cartelle o comunicazioni ricevute. - Passo 3 – Se hai pagato, rateizzato o il mezzo serve per lavorare o per l’associazione:
prepara una PEC di richiesta revoca da inviare all’Agenzia delle Entrate-Riscossione.
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2️⃣ Come usare l’IA in questo caso
Copia questi 6 prompt operativi in ordine:
1️⃣ Analisi iniziale
👉 “Analizza la visura PRA e l’atto di fermo allegato. Identifica data d’iscrizione, cartella e creditore. Verifica se risultano pagamenti, rateizzazioni o errori di notifica.”
2️⃣ Revoca per pagamenti o rateizzazione
👉 “Prepara una PEC per chiedere la revoca del fermo amministrativo, spiegando che le cartelle sono state pagate o rateizzate. Cita art. 86 DPR 602/1973 e Circolare Equitalia 105/2005.”
3️⃣ Revoca per uso lavorativo o sociale
👉 “Prepara una PEC per chiedere la revoca del fermo perché il veicolo è indispensabile per lavorare (artigiano, professionista, tassista, corriere) o strumentale all’attività associativa. Indica art. 86 DPR 602/1973 e art. 214 CdS e descrivi brevemente come viene usato.”
4️⃣ Controllo documenti e dichiarazione
👉 “Genera l’elenco dei documenti da allegare (visura PRA, cartelle, prove di pagamento, libretto, eventuale statuto). Crea la dichiarazione del proprietario o legale rappresentante pronta da firmare.”
5️⃣ Sollecito o accesso agli atti (se nessuna risposta)
👉 “Prepara una PEC di sollecito all’Agenzia delle Entrate-Riscossione, citando art. 328 c.p. e chiedendo riscontro entro 10 giorni. In alternativa, redigi una richiesta di accesso agli atti ai sensi dell’art. 22 L. 241/1990 per ottenere copia del fascicolo e degli atti di iscrizione del fermo.”
6️⃣ Bozza di ricorso (se il fermo non viene revocato)
👉 “Prepara una bozza di ricorso indicando a quale giudice rivolgersi: Corte di Giustizia Tributaria per tasse e imposte, Giudice di Pace per multe, Giudice Ordinario per contributi INPS o altri crediti. Specifica termini (60 giorni) e documenti da allegare.”
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3️⃣ Documenti da allegare
- Visura PRA con indicazione del fermo.
- Cartelle o atto che ha generato il fermo.
- Ricevute di pagamento o piano di rateizzazione (se esistono).
- Carta di circolazione del veicolo.
- Se il veicolo è strumentale o per disabili:
- Dichiarazione firmata del proprietario o legale rappresentante.
- Statuto/atto costitutivo (per associazioni).
- Breve relazione sull’uso del veicolo.
- Foto o documenti di supporto.
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4️⃣ Cosa aspettarsi
- L’Agenzia delle Entrate-Riscossione deve rispondere entro 30 giorni.
- Se accoglie la richiesta → emette la revoca del fermo.
- Dopo la revoca → devi chiedere all’ACI/PRA di aggiornare i registri (piccolo costo di pratica).
- Se rifiuta o non risponde → puoi presentare ricorso entro 60 giorni:
- per tasse o imposte → Corte di Giustizia Tributaria;
- per multe o sanzioni amministrative → Giudice di Pace;
- per crediti INPS, INAIL o altri enti → Giudice Ordinario del Lavoro o Civile.
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5️⃣ Se non rispondono o la risposta è incompleta
- Dopo 30 giorni senza risposta → invia una PEC di sollecito.
- Dopo 40 giorni → chiedi accesso agli atti per verificare se l’ufficio ha istruito la pratica.
- Dopo 60 giorni → valuta un ricorso per silenzio-rifiuto (con l’aiuto di un legale o tributarista).
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⚠️ Rischi e possibili esiti
- Nessuna azione → il fermo resta attivo e il mezzo inutilizzabile.
- Documentazione scarsa → la richiesta può essere respinta.
- PRA non aggiornato → il fermo resta visibile anche dopo la revoca.
- Nei casi complessi → consultare un professionista.
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💡 Suggerimento Premium
Che tu sia un privato cittadino o rappresenti un’associazione, il fermo non è la fine:
la legge ti consente di difenderti.
Con una visura PRA, una PEC ben scritta e i prompt giusti, puoi far riaprire la strada — letteralmente — in modo semplice e sicuro.