📖 Spiegazione semplice
Se hai una partita IVA aperta sei obbligato a emettere fatture elettroniche e a trasmetterle al Sistema di Interscambio (SDI).
Se non lo fai, l’Agenzia delle Entrate se ne accorge subito perché incrocia i dati.
Questo problema può capitare in due situazioni:
- Partita IVA ancora attiva 👉 hai dimenticato di inviare alcune fatture elettroniche o di registrare i corrispettivi telematici (gli scontrini elettronici).
- Partita IVA chiusa male 👉 formalmente hai smesso di lavorare, ma per l’Agenzia risulti ancora “aperto” e quindi ti contesta il mancato invio delle fatture.
📌 Fatture a mano?
- Oggi la fatturazione elettronica è obbligatoria per tutti (professionisti, ditte individuali, società).
- Le fatture cartacee o “a mano” non sono più accettate, se non in casi eccezionali e molto rari (ad esempio alcuni soggetti minimi/forfettari con ricavi bassissimi fino al 2024).
- Dal 2024 in poi anche questi ultimi devono usare la fattura elettronica.
🚦 Cosa fare subito (passo per passo)
- 📑 Controlla il tipo di documento ricevuto
- Se è una lettera di compliance: non è ancora una multa, ma un avviso di chiarimento.
- Se è una cartella esattoriale: è già una richiesta di soldi, con scadenza precisa.
- 🕐 Verifica la scadenza
- Compliance: in genere 30 giorni per rispondere.
- Cartella: 60 giorni per pagare o fare ricorso.
- 📂 Raccogli i documenti utili
- Copia delle fatture elettroniche emesse nell’anno contestato.
- Ricevute di trasmissione al SDI.
- Eventuali scontrini elettronici inviati.
- Dichiarazioni IVA e redditi.
- Se hai chiuso la partita IVA: ricevuta di chiusura.
- 🤖 Fai controllare tutto con l’IA
- L’Agenzia spesso non spiega bene come ha calcolato l’importo.
- L’IA può separare le cifre in: imposta, sanzioni, interessi e verificare se ci sono errori.
- 📧 Invia una PEC di chiarimento
- Se è compliance: chiedi spiegazioni e sospensione dei termini.
- Se è cartella: chiedi accesso agli atti per capire da dove escono gli importi.
💬 Prompt operativi
🔹 Prompt 1 – Capire il documento
👉 “Analizza il PDF allegato e dimmi se si tratta di una lettera di compliance o di una cartella esattoriale. Indica la somma richiesta e la scadenza entro cui devo rispondere o pagare.”
🔹 Prompt 2 – Ricostruire i conteggi
👉 “Separa l’importo in:
- imposta (IVA o redditi);
- sanzioni;
- interessi.
Rifai i calcoli e dimmi se tornano.”
🔹 Prompt 3 – Confronto con le mie fatture
👉 “Confronta le fatture elettroniche e i corrispettivi che ti allego con quelli richiesti dall’Agenzia. Dimmi se ci sono omissioni vere o errori nei conteggi.”
🔹 Prompt 4 – PEC di chiarimento
👉 “Scrivi una PEC all’Agenzia delle Entrate con i miei dati, citando il numero di protocollo del documento ricevuto, e chiedendo spiegazione dettagliata di come è stato calcolato l’importo. Inserisci anche la richiesta di sospendere i termini fino alla risposta.”
🔹 Prompt 5 – Accesso agli atti
👉 “Redigi una PEC formale per richiedere accesso agli atti (L. 241/1990), con copia di tutte le fatture e i conteggi su cui si basa la richiesta.”
⏳ Cosa aspettarsi
- Rispondendo in tempo: l’Agenzia deve chiarire e può anche correggere l’errore.
- Se ignori: la cifra diventa definitiva e possono partire pignoramenti o fermi.
- Se il debito è reale: puoi chiedere rateizzazione.
⚠️ Rischi e possibili esiti
- Se non reagisci: pagherai anche se non devi.
- Se controlli: puoi scoprire che hanno contato più volte lo stesso importo o applicato interessi sbagliati.
- Se la partita IVA è chiusa: senza la ricevuta di chiusura rischi che l’Agenzia ti consideri ancora attivo.
💡 Suggerimento Premium
👉 Anche con partita IVA attiva, la maggior parte degli errori nasce da fatture non inviate correttamente al sistema. Prima di pagare, controlla tutto.
L’IA ti aiuta a ricostruire le cifre e a scrivere PEC mirate. Non lasciare scorrere i termini: agisci subito.