CAPITOLO 39 COMUNICAZIONE DI REDDITI ESTERI “NON DICHIARATI” (MA GIÀ TASSATI)

📖 Spiegazione semplice

Può arrivarti una lettera o una “compliance” dall’Agenzia delle Entrate che dice:
“Hai percepito redditi esteri non dichiarati in Italia.”

Succede spesso quando:

  • hai una pensione estera o un piccolo reddito da un vecchio lavoro all’estero,
  • possiedi un conto o investimento estero (anche chiuso da anni),
  • oppure hai ricevuto interessi bancari o dividendi da una banca straniera.

Il sistema automatico dell’Agenzia incrocia i dati internazionali (dichiarazione CRS) e presume che tu non li abbia dichiarati, anche se sono già stati tassati nel Paese d’origine.
L’obiettivo è dimostrare che le imposte sono già state pagate e chiedere la chiusura della segnalazione.

💬 Prompt iniziale

Allega la lettera in PDF e chiedi:
“Leggi la comunicazione di redditi esteri non dichiarati e spiegami:
– da quale Paese proviene il reddito,
– a quale anno si riferisce,
– se è un semplice invito o un accertamento vero e proprio.”

🧭 Cosa fare subito

1️⃣ Leggi attentamente la comunicazione.
Chiedi all’IA di estrarre: anno, importo contestato, ufficio competente e tipo di atto (invito a chiarire o accertamento formale).

2️⃣ Recupera la prova del reddito estero.

  • Se si tratta di pensione → scarica dal portale dell’ente estero il prospetto annuale (Annual Statement).
  • Se si tratta di conto o investimento → scarica l’estratto bancario o certificazione dei redditi (es. “Tax Report” o “Statement of Earnings”).
  • Se si tratta di dividendi o fondi → chiedi alla banca o piattaforma (es. Revolut, eToro, Degiro, ecc.) il prospetto fiscale estero.
    Prompt IA:
    “Guidami sul portale [nome banca o ente] per scaricare il documento fiscale annuale (Tax Report o Annual Statement) in PDF. Poi estrai l’imponibile, la ritenuta e la valuta.”

3️⃣ Recupera la certificazione di residenza fiscale estera (se risiedi fuori Italia).

  • Richiedila all’amministrazione fiscale del Paese dove vivi.
  • Se risiedi in Italia ma il reddito è estero, non serve.
    Prompt IA:
    “Prepara la richiesta in lingua corretta per ottenere il Certificate of Tax Residence da [Paese], indicando anno, motivazione e allegati.”

4️⃣ Scarica la dichiarazione dei redditi italiana (730 o Redditi PF).

  • Vai su https://www.agenziaentrate.gov.it → Area riservataCassetto FiscaleDichiarazioni inviate.
  • Scarica il PDF dell’anno segnalato.
    Prompt IA:
    “Guidami passo per passo per scaricare dal Cassetto Fiscale la mia dichiarazione dei redditi dell’anno [ANNO]. Verifica se ho già inserito quel reddito o un credito d’imposta estero.”

5️⃣ Verifica la Convenzione contro le doppie imposizioni.

  • Sito ufficiale: https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/portale-internazionale
  • Seleziona il Paese e scarica la Convenzione.
    Prompt IA:
    “Trova e spiegami l’articolo della Convenzione Italia–[Paese] che regola i redditi da pensione, investimenti o conti bancari. Spiegalo in parole semplici.”

6️⃣ Invia la PEC di chiarimento (subito dopo aver raccolto i documenti).

PEC pronta – testo completo

OGGETTO: Chiarimenti su redditi esteri già tassati – comunicazione n. [protocollo]

Gentile Ufficio dell’Agenzia delle Entrate,

in riferimento alla comunicazione indicata in oggetto, relativa a presunti redditi esteri non dichiarati per l’anno [ANNO], rappresento che tali redditi sono già stati regolarmente tassati nello Stato estero di provenienza, come da documentazione allegata.

La Convenzione contro le doppie imposizioni tra Italia e [PAESE] (art. [N. ARTICOLO]) prevede che tali redditi siano imponibili esclusivamente nel Paese di origine o che l’imposta estera sia detraibile da quella italiana ai sensi dell’art. 165 TUIR.

Chiedo pertanto la verifica e l’archiviazione della segnalazione, con conferma scritta di chiusura della pratica.

Allego:
– Copia della comunicazione ricevuta;
– Documentazione fiscale estera (Tax Report, Annual Statement, ecc.);
– Eventuale certificato di residenza fiscale estera;
– Dichiarazione dei redditi italiana (anno [ANNO]);
– Documento d’identità.

Ai sensi dell’art. 10 dello Statuto del Contribuente e dell’art. 2-quater del D.P.R. 462/1997, chiedo riscontro scritto entro 30 giorni.

Cordiali saluti,
[NOME E COGNOME][CODICE FISCALE][PEC MITTENTE][DATA]

📎 Documenti da allegare

DocumentoDove si trovaPrompt IA dedicato
Avviso dell’Agenzia delle EntrateNella lettera o PEC ricevuta“Estrai dal PDF dell’avviso protocollo, ufficio, anno e importo contestato.”
Prospetto o Tax Report esteroPortale della banca o ente pensionistico estero“Scarica il documento fiscale annuale e traduci le voci imponibile, ritenuta e valuta.”
Certificato fiscale o di residenza estera (se serve)Agenzia fiscale del Paese o ambasciata“Scrivi la richiesta per ottenere il Certificate of Tax Residence con i miei dati e motivazione.”
Dichiarazione dei redditi italiana (730/Redditi PF)Portale Agenzia delle Entrate → Cassetto Fiscale“Scarica il 730/Redditi dell’anno [ANNO] e controlla se il reddito estero è già inserito.”
Documento d’identitàScansione fronte-retro PDF“Verifica leggibilità del documento e oscuramento dati non necessari.”

💬 Prompt operativi

Prompt 1 – Analisi della comunicazione
“Riassumi in 10 righe cosa contesta l’Agenzia: Paese, anno, importo e tipo di reddito.”

Prompt 2 – Verifica convenzione
“Trova l’articolo della Convenzione Italia–[Paese] e spiegami se la tassazione spetta al Paese estero o all’Italia.”

Prompt 3 – Confronto numerico
“Confronta le imposte già trattenute all’estero con quelle che l’Italia chiede, calcola l’eventuale eccedenza e indicami se serve chiedere rimborso.”

Prompt 4 – PEC pronta
(vedi testo completo al punto 6 sopra)

Prompt 5 – Autotutela
“Se non ricevo risposta entro 30 giorni, prepara una PEC di autotutela con richiesta di annullamento della segnalazione per redditi già tassati.”

📨 Cosa aspettarsi

  • Se i documenti dimostrano che il reddito è già tassato, l’Agenzia archivia la segnalazione.
  • Se mancano prove, ti chiederanno integrazioni.
  • Se l’atto diventa definitivo, puoi impugnarlo davanti alla Commissione Tributaria Provinciale del tuo domicilio fiscale (ricorso entro 60 giorni dalla notifica, anche senza avvocato se l’importo è sotto i 3.000 €).

Se non rispondono o la risposta è incompleta

  • Dopo 30 giorni, invia PEC di sollecito citando l’art. 328 c.p. (omissione di atti d’ufficio).
  • Se non correggono, presenta istanza di autotutela all’Ufficio competente (vedi Prompt 5).

🤖 Come può aiutarti l’IA

  • Legge e traduce automaticamente i documenti esteri.
  • Ti guida passo-passo sui portali ufficiali (INPS, Agenzia, banca estera).
  • Calcola l’eventuale credito o eccedenza.
  • Scrive la PEC di chiarimento e, se serve, quella di autotutela.

⚠️ Rischi e possibili esiti

  • Ignorare la comunicazione → accertamento formale e sanzioni.
  • Documentazione completa → archiviazione o compensazione automatica.
  • Mancata prova → accertamento ridotto, impugnabile davanti alla Commissione Tributaria Provinciale.

💡 Suggerimento Premium

Quando l’Agenzia incrocia i dati esteri spesso scambia trasparenza per evasione.
La difesa è semplice: documenti chiari, toni pacati, e una PEC scritta bene.
Con l’IA puoi farlo da solo, senza intermediari, e tenere tutto archiviato in modo impeccabile.