CAPITOLO 43 ACCERTAMENTO INPS PER CONTRIBUTI NON VERSATI O INCONGRUENTI

📖 Spiegazione semplice

Può succedere che l’INPS ti mandi una lettera o una PEC dove dice che mancano dei contributi o che i versamenti risultano incongruenti.
Può capitare anche molti anni dopo, per lavori da dipendente, autonomo o collaboratore.
Nella maggior parte dei casi si tratta di:

  • contributi non caricati correttamente dal datore di lavoro,
  • errori di codici o periodi duplicati,
  • incongruenze tra INPS e Agenzia delle Entrate,
  • passaggi da lavoro a pensione non aggiornati.

L’obiettivo è capire quali contributi mancano, verificare se sono stati già versati, e chiedere la correzione o l’aggiornamento dell’estratto contributivo.

💬 Prompt iniziale

Allega la comunicazione INPS in PDF e chiedi:
“Leggi questa comunicazione e spiegami: a quali anni o rapporti di lavoro si riferisce, qual è il motivo dell’incongruenza e da quale sede INPS proviene.”

🧭 Cosa fare subito

1️⃣ Leggi la comunicazione ricevuta.
Prompt IA:
“Leggi il PDF dell’avviso INPS e riassumi: periodo contributivo segnalato, tipo di errore (mancato versamento, incongruenza, duplicazione) e ufficio di provenienza.”

2️⃣ Controlla il tuo estratto conto contributivo.

  • Vai su https://www.inps.it → MyINPSFascicolo previdenziale Contributi Estratto conto contributivo.
  • Scarica il PDF completo.
    Prompt IA:
    “Guidami passo per passo dentro il portale INPS per scaricare l’estratto conto contributivo completo. Evidenzia i periodi con contributi mancanti o incongruenti.”

3️⃣ Confronta l’estratto con le buste paga o ricevute contributive.

  • Se eri dipendente → recupera le buste paga del periodo segnalato.
  • Se sei autonomo → scarica i modelli F24 o MAV usati per versare i contributi.
    Prompt IA:
    “Analizza le buste paga (o i modelli F24) e confrontali con l’estratto conto contributivo. Elenca eventuali mesi mancanti o versamenti non caricati.”

4️⃣ Recupera le prove dei versamenti (se fatti).

  • Per i dipendenti: chiedi copia al datore di lavoro o al consulente.
  • Per gli autonomi: scarica i pagamenti da home banking o portale INPS → Versamenti effettuati.
    Prompt IA:
    “Crea un elenco dei contributi pagati ma non registrati, con date, importi e codici tributo. Prepara un file PDF ordinato per allegarlo alla PEC.”

5️⃣ Prepara la PEC di chiarimento (da inviare subito).
Prompt IA – PEC di chiarimento automatica:
“Prepara una PEC indirizzata alla sede INPS indicata nella comunicazione, chiedendo la verifica dei contributi mancanti o non registrati.
Usa i dati estratti (periodi segnalati, importi, numero pratica, sede).
Cita l’art. 10 dello Statuto del Contribuente e l’art. 2 L. 241/1990.
Inserisci come allegati: comunicazione ricevuta, estratto contributivo, prove dei pagamenti e documento d’identità.
Chiedi risposta scritta entro 30 giorni.”

📎 Documenti da allegare

DocumentoDove trovarloCome recuperarlo
Comunicazione INPS ricevutaVia PEC o posta ordinaria.Scannerizza o scarica il PDF completo, controlla data e sede.
Estratto conto contributivoPortale INPS → MyINPS Fascicolo previdenziale Contributi.Accedi con SPID o CIE e scarica il PDF completo.
Buste paga o F24Datore di lavoro, consulente o home banking.Richiedi copia o scarica i versamenti con causale contributiva.
Documento d’identitàScansione fronte-retro.Assicurati che sia leggibile e in formato PDF.

💬 Prompt operativi

Prompt 1 – Analisi comunicazione INPS
“Analizza la comunicazione INPS e scrivi un riassunto chiaro con anno, importo e periodo dei contributi non registrati o errati.”

Prompt 2 – Analisi estratto conto contributivo
“Leggi l’estratto conto contributivo scaricato dal portale INPS e segna i mesi mancanti o non allineati.”

Prompt 3 – Verifica con buste paga o F24
“Confronta le buste paga (o modelli F24) con l’estratto contributivo e indica i mesi in cui i contributi risultano pagati ma non caricati.”

Prompt 4 – Genera PEC di chiarimento
(vedi prompt completo nella sezione ‘Cosa fare subito’ punto 5)

Prompt 5 – Sollecito dopo 30 giorni
“Prepara una PEC di sollecito per mancata risposta alla mia richiesta, citando l’art. 328 c.p. (omissione di atti d’ufficio).”

Prompt 6 – Autotutela
“Scrivi una PEC di autotutela all’INPS chiedendo la rettifica dell’estratto contributivo e la registrazione dei contributi mancanti, allegando tutte le prove di pagamento.”

📨 Cosa aspettarsi

  • Se i contributi risultano pagati → vengono caricati entro 60 giorni.
  • Se manca la prova del pagamento → l’INPS può chiedere ulteriori documenti.
  • Se la sede non risponde → puoi presentare ricorso amministrativo al Comitato Provinciale INPS entro 90 giorni.
    • Il ricorso si presenta online: MyINPS Ricorsi online Nuovo ricorso Posizione assicurativa.
    • Oppure via PEC alla Direzione Regionale competente.

Se non rispondono o la risposta è incompleta

  • Dopo 30 giorni invia PEC di sollecito (Prompt 5).
  • Dopo 60 giorni senza esito, invia PEC di autotutela (Prompt 6).
  • In caso di mancato aggiornamento, puoi presentare ricorso al Comitato Provinciale INPS o, in ultima istanza, al Tribunale del Lavoro.

🤖 Come può aiutarti l’IA

  • Legge e confronta i periodi mancanti tra estratto e buste paga.
  • Ti guida nel portale INPS passo per passo.
  • Crea la PEC di chiarimento, il sollecito e l’autotutela.
  • Organizza tutti i documenti in un fascicolo PDF ordinato e pronto per invio.

⚠️ Rischi e possibili esiti

  • Ignorare l’avviso → perdita di contributi e riduzione della pensione.
  • Azione tempestiva → aggiornamento dell’estratto e chiusura pratica.
  • In caso di mancata registrazione → decisione del Comitato Provinciale INPS o del Tribunale del Lavoro.

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