CAPITOLO 45 RITENUTA ALLA FONTE SU CONTI CORRENTI E LIBRETTI

📖 Spiegazione semplice

Può capitare che la banca o l’Agenzia delle Entrate ti comunichino che hai redditi da interessi bancari o ritenute non dichiarate su conti correnti, libretti o depositi.
Molti si spaventano, ma nella maggior parte dei casi si tratta di interessi già tassati automaticamente alla fonte.

L’Agenzia, infatti, riceve segnalazioni dalle banche e a volte interpreta i dati come redditi aggiuntivi, anche quando la ritenuta è già stata applicata.
L’obiettivo è quindi verificare se la tassazione è già avvenuta, e, in caso positivo, chiedere la chiusura dell’accertamento.

💬 Prompt iniziale

Allega la comunicazione o l’avviso in PDF e chiedi:
“Leggi questo avviso e spiegami se la somma indicata deriva da interessi bancari già tassati alla fonte e da quale banca o istituto proviene.”

🧭 Cosa fare subito

1️⃣ Leggi attentamente la comunicazione ricevuta.
Prompt IA:
“Analizza il PDF dell’avviso e riassumi: importo segnalato, anno di riferimento, banca o istituto che ha comunicato i dati e motivo dell’accertamento.”

2️⃣ Recupera l’estratto conto e la certificazione annuale della banca.

  • Vai sul portale online della banca → sezione Documenti fiscali / Certificazione interessi passivi e attivi.
  • Scarica il documento in PDF.
    Prompt IA:
    “Guidami passo per passo nel portale della mia banca per scaricare la certificazione degli interessi e la ritenuta fiscale applicata per l’anno [ANNO].”

3️⃣ Verifica se la ritenuta è già stata applicata.

  • Ogni banca è tenuta a trattenere automaticamente il 26% sugli interessi.
  • Se sul documento compare la voce “Ritenuta fiscale applicata”, significa che l’imposta è già stata versata allo Stato.
    Prompt IA:
    “Leggi la certificazione della banca e dimmi se compare la voce ‘Ritenuta fiscale applicata’. Indica l’importo, la data e la banca che ha effettuato il versamento.”

4️⃣ Confronta l’importo con quello segnalato dall’Agenzia.

  • Se coincidono, si tratta quasi certamente di tassazione già avvenuta.
    Prompt IA:
    “Confronta i dati della comunicazione dell’Agenzia con la certificazione bancaria e conferma se gli importi sono identici o già tassati alla fonte.”

5️⃣ Prepara la PEC di chiarimento (da inviare subito).
Prompt IA – PEC di chiarimento automatica:
“Prepara una PEC indirizzata all’Agenzia delle Entrate – Ufficio territoriale indicato nell’avviso, spiegando che la somma segnalata deriva da interessi già assoggettati a ritenuta alla fonte del 26%.
Cita l’art. 26 del D.P.R. 600/1973 e l’art. 10 dello Statuto del Contribuente.
Inserisci come allegati: comunicazione ricevuta, certificazione bancaria e documento d’identità.
Chiedi l’archiviazione della segnalazione e risposta scritta entro 30 giorni.”

📎 Documenti da allegare

DocumentoDove trovarloCome recuperarlo
Comunicazione Agenzia delle EntratePEC o posta ordinaria.Scannerizza o scarica il PDF completo con numero di protocollo e data.
Certificazione interessi e ritenute bancarieHome banking → sezione Documenti fiscali / Certificazioni annue.Scarica il PDF dell’anno indicato nella comunicazione.
Estratto conto del periodoHome banking → Documenti Estratti conto.Scarica i mesi in cui compaiono movimenti di interessi o ritenute.
Documento d’identitàScansione fronte-retro.Assicurati che sia leggibile e in PDF.

💬 Prompt operativi

Prompt 1 – Analisi avviso
“Leggi l’avviso e scrivimi un riepilogo con importo, anno, banca segnalante e ufficio dell’Agenzia che ha emesso la comunicazione.”

Prompt 2 – Recupero certificazione bancaria
“Guidami nel portale della mia banca per scaricare la certificazione degli interessi e la prova della ritenuta fiscale applicata.”

Prompt 3 – Verifica ritenuta
“Analizza la certificazione bancaria e dimmi se l’imposta del 26% risulta già trattenuta alla fonte.”

Prompt 4 – Confronto dati
“Confronta gli importi dell’avviso e della certificazione bancaria e indica se la somma è già tassata.”

Prompt 5 – Genera PEC di chiarimento
(vedi prompt completo al punto 5 della sezione “Cosa fare subito”)

Prompt 6 – Sollecito dopo 30 giorni
“Prepara una PEC di sollecito per mancata risposta alla richiesta di archiviazione, citando l’art. 328 del Codice Penale (omissione di atti d’ufficio).”

Prompt 7 – Autotutela
“Scrivi una PEC di autotutela all’Ufficio territoriale dell’Agenzia delle Entrate, allegando la certificazione bancaria e chiedendo l’annullamento della comunicazione ai sensi dell’art. 2 L. 241/1990.”

📨 Cosa aspettarsi

  • Se la ritenuta risulta già applicata → l’Agenzia archivia la segnalazione.
  • Se mancano dati bancari → l’Ufficio può chiedere integrazioni.
  • Se l’Agenzia non risponde → puoi presentare ricorso alla Commissione Tributaria Provinciale entro 60 giorni dalla notifica dell’eventuale avviso di accertamento.

Se non rispondono o la risposta è incompleta

  • Dopo 30 giorni invia PEC di sollecito (Prompt 6).
  • Dopo 60 giorni, se non ricevi nulla, invia istanza di autotutela (Prompt 7).
  • In caso di rifiuto, presenta ricorso alla Commissione Tributaria Provinciale del tuo territorio.

🤖 Come può aiutarti l’IA

  • Legge la comunicazione e ne estrae i dati chiave.
  • Ti guida nel portale bancario per scaricare i documenti.
  • Verifica se la ritenuta è già applicata.
  • Genera la PEC e il sollecito con testo e allegati pronti.
  • Ti aiuta, se necessario, a compilare il ricorso online.

⚠️ Rischi e possibili esiti

  • Ignorare l’avviso → trasformazione in accertamento vero e proprio.
  • Azione tempestiva → archiviazione automatica.
  • In caso di errore dell’Agenzia → rimborso o cancellazione.

💡 Suggerimento Premium

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