📖 Spiegazione semplice
Può capitare che la banca o l’Agenzia delle Entrate ti comunichino che hai redditi da interessi bancari o ritenute non dichiarate su conti correnti, libretti o depositi.
Molti si spaventano, ma nella maggior parte dei casi si tratta di interessi già tassati automaticamente alla fonte.
L’Agenzia, infatti, riceve segnalazioni dalle banche e a volte interpreta i dati come redditi aggiuntivi, anche quando la ritenuta è già stata applicata.
L’obiettivo è quindi verificare se la tassazione è già avvenuta, e, in caso positivo, chiedere la chiusura dell’accertamento.
💬 Prompt iniziale
Allega la comunicazione o l’avviso in PDF e chiedi:
“Leggi questo avviso e spiegami se la somma indicata deriva da interessi bancari già tassati alla fonte e da quale banca o istituto proviene.”
🧭 Cosa fare subito
1️⃣ Leggi attentamente la comunicazione ricevuta.
Prompt IA:
“Analizza il PDF dell’avviso e riassumi: importo segnalato, anno di riferimento, banca o istituto che ha comunicato i dati e motivo dell’accertamento.”
2️⃣ Recupera l’estratto conto e la certificazione annuale della banca.
- Vai sul portale online della banca → sezione Documenti fiscali / Certificazione interessi passivi e attivi.
- Scarica il documento in PDF.
Prompt IA:
“Guidami passo per passo nel portale della mia banca per scaricare la certificazione degli interessi e la ritenuta fiscale applicata per l’anno [ANNO].”
3️⃣ Verifica se la ritenuta è già stata applicata.
- Ogni banca è tenuta a trattenere automaticamente il 26% sugli interessi.
- Se sul documento compare la voce “Ritenuta fiscale applicata”, significa che l’imposta è già stata versata allo Stato.
Prompt IA:
“Leggi la certificazione della banca e dimmi se compare la voce ‘Ritenuta fiscale applicata’. Indica l’importo, la data e la banca che ha effettuato il versamento.”
4️⃣ Confronta l’importo con quello segnalato dall’Agenzia.
- Se coincidono, si tratta quasi certamente di tassazione già avvenuta.
Prompt IA:
“Confronta i dati della comunicazione dell’Agenzia con la certificazione bancaria e conferma se gli importi sono identici o già tassati alla fonte.”
5️⃣ Prepara la PEC di chiarimento (da inviare subito).
Prompt IA – PEC di chiarimento automatica:
“Prepara una PEC indirizzata all’Agenzia delle Entrate – Ufficio territoriale indicato nell’avviso, spiegando che la somma segnalata deriva da interessi già assoggettati a ritenuta alla fonte del 26%.
Cita l’art. 26 del D.P.R. 600/1973 e l’art. 10 dello Statuto del Contribuente.
Inserisci come allegati: comunicazione ricevuta, certificazione bancaria e documento d’identità.
Chiedi l’archiviazione della segnalazione e risposta scritta entro 30 giorni.”
📎 Documenti da allegare
| Documento | Dove trovarlo | Come recuperarlo |
| Comunicazione Agenzia delle Entrate | PEC o posta ordinaria. | Scannerizza o scarica il PDF completo con numero di protocollo e data. |
| Certificazione interessi e ritenute bancarie | Home banking → sezione Documenti fiscali / Certificazioni annue. | Scarica il PDF dell’anno indicato nella comunicazione. |
| Estratto conto del periodo | Home banking → Documenti → Estratti conto. | Scarica i mesi in cui compaiono movimenti di interessi o ritenute. |
| Documento d’identità | Scansione fronte-retro. | Assicurati che sia leggibile e in PDF. |
💬 Prompt operativi
Prompt 1 – Analisi avviso
“Leggi l’avviso e scrivimi un riepilogo con importo, anno, banca segnalante e ufficio dell’Agenzia che ha emesso la comunicazione.”
Prompt 2 – Recupero certificazione bancaria
“Guidami nel portale della mia banca per scaricare la certificazione degli interessi e la prova della ritenuta fiscale applicata.”
Prompt 3 – Verifica ritenuta
“Analizza la certificazione bancaria e dimmi se l’imposta del 26% risulta già trattenuta alla fonte.”
Prompt 4 – Confronto dati
“Confronta gli importi dell’avviso e della certificazione bancaria e indica se la somma è già tassata.”
Prompt 5 – Genera PEC di chiarimento
(vedi prompt completo al punto 5 della sezione “Cosa fare subito”)
Prompt 6 – Sollecito dopo 30 giorni
“Prepara una PEC di sollecito per mancata risposta alla richiesta di archiviazione, citando l’art. 328 del Codice Penale (omissione di atti d’ufficio).”
Prompt 7 – Autotutela
“Scrivi una PEC di autotutela all’Ufficio territoriale dell’Agenzia delle Entrate, allegando la certificazione bancaria e chiedendo l’annullamento della comunicazione ai sensi dell’art. 2 L. 241/1990.”
📨 Cosa aspettarsi
- Se la ritenuta risulta già applicata → l’Agenzia archivia la segnalazione.
- Se mancano dati bancari → l’Ufficio può chiedere integrazioni.
- Se l’Agenzia non risponde → puoi presentare ricorso alla Commissione Tributaria Provinciale entro 60 giorni dalla notifica dell’eventuale avviso di accertamento.
⏰ Se non rispondono o la risposta è incompleta
- Dopo 30 giorni invia PEC di sollecito (Prompt 6).
- Dopo 60 giorni, se non ricevi nulla, invia istanza di autotutela (Prompt 7).
- In caso di rifiuto, presenta ricorso alla Commissione Tributaria Provinciale del tuo territorio.
🤖 Come può aiutarti l’IA
- Legge la comunicazione e ne estrae i dati chiave.
- Ti guida nel portale bancario per scaricare i documenti.
- Verifica se la ritenuta è già applicata.
- Genera la PEC e il sollecito con testo e allegati pronti.
- Ti aiuta, se necessario, a compilare il ricorso online.
⚠️ Rischi e possibili esiti
- Ignorare l’avviso → trasformazione in accertamento vero e proprio.
- Azione tempestiva → archiviazione automatica.
- In caso di errore dell’Agenzia → rimborso o cancellazione.
💡 Suggerimento Premium
Molti “avvisi di redditi bancari” sono solo duplicazioni di imposte già pagate.
Non servono commercialisti o CAF: con la tua IA puoi scaricare la certificazione, confrontare gli importi e inviare la PEC giusta in 10 minuti.
Più chiarezza, meno paura.