ETICHETTE QUALITÀ CIBO: LA BATTERIA ITALIANA CONTRO IL SEMAFORO FRANCESE
Finalmente in campo la “risposta italiana” al Nutriscore, quell’etichetta francese – che rischia di essere accettata in Europa – la quale contrassegna i cibi come salubri o insalubri attraverso un colore e a cui l’Italia è fortemente contraria perché antiscientifico e in contrasto con le basi della dieta mediterranea. Con questo sistema, che il comparto alimentare italiano vede come il fumo agli occhi e giudica un attacco alle nostre esportazioni, il Parmigiano Reggiano, per esempio, viene classificato alimento ricco di grassi e quindi pericoloso per la salute, E una volta sul banco di un supermercato francese si becca un bel “semaforo rosso”.
La NutrInform Battery, la risposta italiana ideata dal Ministero dello Sviluppo economico (MISE), è basata invece che sul “semaforo” sul simbolo della “ricarica della batteria” e segnala il livello di grassi, zuccheri e proteine fornendo un consuntivo energetico del prodotto che si sta acquistando. Probabilmente è meno immediata del semaforino francese, ma al consumatore attento fornisce decisamente maggiori informazioni nutrizionali.
La “Batteria” è entrata ufficialmente in vigore in Italia a dicembre 2020 ed è in discussione a livello europeo come proposta alternativa al Nutriscore.
Adesso il Mise ha diramato il manuale d’istruzioni per l’uso dell’immagine della batteria da parte dei produttori alimentari che potranno indicarla nell’etichetta.
Un passaggio che fa commentare a Ivano Vacondio, presidente di Federalimentare: “Con NutrInform battery l’Italia ha finalmente l’occasione di dimostrare concretamente ciò che da tempo sostiene in tutte le sedi e cioè che il nostro è il sistema di etichettatura migliore per una conoscenza veritiera e approfondita di ciò che il consumatore compra e poi mette in tavola”. “Per questo – continua Vacondio – auspichiamo un ampio utilizzo tra le aziende del food & beverage di questa etichetta: sarebbe un segnale forte e un esempio virtuoso da portare anche in Europa”.
