AGRINSIEME, SI RAFFORZA LA FILIERA. OLTRE IL 2/3 DELLE AZIENDE AGRICOLE ITALIANE

Il coordinamento di Agrinsieme, nato all’inizio del 2013, giunto a un passo dal primo decennio di attività, conferma e rafforza la comunanza di intenti e di lavoro tra i soggetti che rappresentano l’intera filiera e che vogliono trovare nuovi modelli di sviluppo rispetto alle sfide del mercato, soprattutto in un contesto economico che risente delle conseguenze della pandemia.

A Roma la conferenza stampa a Palazzo Della Valle martedì scorso 30 marzo per il passaggio di coordinamento di Agrinsieme da Copagri a Confagricoltura. Il Coordinamento, che riunisce Cia-Agricoltori italiani, Confagricoltura, Copagri e Alleanza delle Cooperative Agroalimentari, rappresenta oltre i 2/3 delle aziende agricole del Paese e il 60% del valore della produzione agricola e della superficie nazionale coltivata, con oltre 800mila persone occupate nelle imprese rappresentate, contribuendo in tal modo al 35% circa del fatturato agroalimentare italiano.

Ad arricchire il percorso di Agrinsieme, l’intesa siglata oggi con Federalimentare, la Federazione italiana dell’industria alimentare, con cui i singoli soggetti del Coordinamento, insieme ad altri del comparto della distribuzione, avevano già condiviso l’impegno e i valori della “buona impresa” nei primi mesi dell’emergenza sanitaria.

Con l’accordo odierno, Agrinsieme e Federalimentare si impegnano a coadiuvare le istituzioni e le forze politiche per il superamento della grave crisi economica, sociale e sanitaria, ma anche a promuovere azioni che possano contribuire a migliorare l’attuazione del Recovery Plan attraverso una corretta relazione tra tutti i soggetti del settore. Con l’intesa, inoltre, ogni singolo soggetto si attiverà a mettere in atto iniziative per valorizzare la filiera agroalimentare, dal campo alla tavola, garantendo sicurezza, tracciabilità e qualità degli alimenti. Indispensabili, a riguardo, saranno la tecnologia e la ricerca applicate all’agricoltura e lo sviluppo di best practice di filiera che possano valorizzare il Made in Italy sui mercati.

“Innovazione e sviluppo sostenibile saranno i principali temi sui quali si concentreranno le attività del Coordinamento per il prossimo biennio 2021-22, fermo restando che i processi dovranno essere accompagnati da adeguate politiche di crescita e programmazione. Lavoreremo per cercare di raggiungere il più possibile l’autosufficienza alimentare, che porterebbe il PIL agroalimentare a oltre 700 miliardi e l’export a più di 50 miliardi” – ha affermato il neo coordinatore Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura, subentrato oggi a Franco Verrascina, presidente di Copagri, che ha guidato Agrinsieme negli ultimi due anni e mezzo.

“E’ stato per me un onore coordinare Agrinsieme in un momento molto delicato per il Paese; nonostante il lasso di tempo relativamente breve che mi ha visto alla guida, infatti, ci siamo trovati a dover interloquire con tre diversi esecutivi, confrontandoci con sfide e problematiche sempre più complesse e imprevedibili. Lascio un Coordinamento più unito e coeso, forte delle numerose iniziative messe in campo sul versante della PAC e in particolare delle infrastrutture, tema che ha rappresentato il trait d’union del mio mandato e che è stato al centro di tre partecipati incontri a Roma, Bologna e Matera. Ricordo con piacere, inoltre, i positivi risultati ottenuti sulle principali problematiche delle filiere, quali la Xylella e la cimice asiatica, ma anche gli interventi a favore del florovivaismo e delle cosiddette filiere minori”, ha detto Franco Verrascina introducendo i lavori.

“Il settore alimentare non è stato esente dal grande terremoto provocato dalla pandemia, – ha affermato Ivano Vacondio, presidente di Federalimentare – ma rimango tuttora convinto che sia uno dei comparti che può fare la differenza per la ripresa e per lo sviluppo del nostro Paese. Ora è necessario ripartire ed entrare in una nuova fase, una fase in cui sostenibilità ambientale, sociale ed economica da un lato e la ricerca, l’innovazione e la digitalizzazione dall’altro sono la base di tutta la strategia a venire, in ogni campo. Per quanto riguarda il nostro, come industria del food&beverage siamo pronti a lavorare in cooperazione con tutta la filiera agricola per affrontare queste nuove sfide, tenendo sempre ben presente l’obiettivo: mantenere alta la qualità dei prodotti Made in Italy e difendere i pilastri della dieta mediterranea”.

Agrinsieme è costituita dalle organizzazioni professionali Cia-Agricoltori Italiani, Confagricoltura, Copagri e dalle centrali cooperative Confcooperative FedAgriPesca, Legacoop Agroalimentare e Agci Agrital, a loro volta riunite nella sigla Alleanza. Cooperative Italiane – Settore Agroalimentare. Il coordinamento Agrinsieme rappresenta oltre i 2/3 delle aziende agricole italiane, il 60% del valore della produzione agricola e della superficie nazionale coltivata, oltre 800mila persone occupate nelle imprese rappresentate.

0 Points