ASSEGNO UNICO FAMILIARE CONFERMATO, INCLUSI ANCHE PARTITE IVA E INCAPIENTI

Assegno unico familiare: confermati i 250 euro. Ma la novità è che l’assegno sarà percepito da tutti, compresi incapienti e partite Iva, fino ad ora esclusi.
L’assegno unico è stato confermato nell’ambito della presentazione del Recovery Plan e della discussione del piano nazionale per la ripresa e la resilienza (Pnrr). Ecco le novità e a quanto ammonta. Prevede la corresponsione di un importo fino a 250 euro al mese alle famiglie, con una maggiorazione per le persone con disabilità. Si tratta, dunque, di un credito d’imposta o assegno mensile per i figli da 0 a 21 anni che andrà a tutte le famiglie. Spetta a tutti i lavoratori dipendenti, autonomi o incapienti. Alle mamme a partire dal settimo mese di gravidanza.

Dai 18 anni di età può essere erogata direttamente al figlio una somma ridotta rispetto all’assegno qualora il maggiorenne sia iscritto all’università, sia un tirocinante, un iscritto a un corso professionale, svolga il servizio civile, svolga un lavoro a basso reddito. Ma come si chiede? Nonostante l’approvazione e la definitività del provvedimento, per ora l’assegno ancora non si può richiedere. La misura sarà operativa dal 1 luglio e restiamo in attesa dei provvedimenti operativi che definiranno le modalità di richiesta della domanda in base alle risorse a disposizione. Per la misura, legata all’Isee, dunque al reddito e alla situazione patrimoniale della famiglia, sarà necessario compilare la DSU ed ottenere la certificazione ISEE e quindi per poter fare domanda. Per compilare queste dichiarazioni occorre seguire le indicazioni dell’INPS.

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