ELISABETTA BELLONI AL COLLE, LA SOFFIATA DI GOMEZ CHE FA RUMORE: “E’ LEI LA CARTA COPERTA DEI PARTITI PER IL QUIRINALE”

“Il nome su cui si sta convergendo in queste ore per il Quirinale ve lo dico io”. Esordisce così Peter Gomez, direttore del Il Fatto Quotidiano a Tagadà La7. “Ah quindi tu Peter ce l’hai il nome”, domanda incuriosita la conduttrice Tiziana Panella. “Sì- risponde Gomez- ed è quello di Elisabetta Belloni”. Gomez, ben informato, lascia tutti di stucco. Sarebbe lei, la lady che Mario Draghi ha messo a capo dei servizi segreti, la carta coperta dei partiti per il Colle. Lega, cinque stelle e pd ci starebbero ragionando seriamente.

Lady Belloni ha un curriculum ineccepibile e ai partiti andrebbe di lusso, ragiona, perché “tutti sanno che la trattativa sul prossimo governo potrebbe far scivolare la situazione politica” ed è per questo che la accoglierebbero con gran favore, il tutto affinché nulla cambi a Palazzo Ghigi “neanche un solo pezzo”. Una carta, un nome coperto, ma da oggi scoperto, che dunque metterebbe tutti d’accordo. “Ha lavorato con Luigi Di Maio e con Giuseppe Conte, è legata alla Nato e agli americani, ha rapporti internazionali straordinari. Non dispiace alla Lega, anche se alcuni nel Carroccio sognano ancora un presidente di centrodestra”, aggiunge Gomez. Ecco alcune altisonanti note di Lady Belloni. Dal 2021 è direttrice generale del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza, il dipartimento presso la Presidenza del Consiglio dei ministri che ha compiti di coordinamento e vigilanza sulle attività dei servizi segreti italiani.

Dal novembre 2004 al giugno 2008 ha diretto l’unità di crisi del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, ed è stata quindi direttrice generale della cooperazione allo sviluppo del medesimo dicastero dal 2008 al 2013, mentre dal gennaio 2013 al giugno 2015 è stata direttrice generale per le risorse e l’innovazione. Il nome di Elisabetta Belloni era già circolato a novembre come possibile Presidente del Consiglio se Mario Draghi fosse andato al Quirinale. Ma Draghi, dicono i ben informati, sempre più silente, non sembra però al momento intenzionato ad abbandonare il Colle. Vedremo, il “Rumore” Quirinale è ancora in corso. E in corsa.

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