SCOIATTOLI IN FUGA, IL CAVALIERE MEDITA IL PASSO DI LATO. VERTICE CENTRODESTRA SLITTA ALLE 18. SALVINI KINGMAKER

Di ghianda in ghianda, di voto in voto, di poltrona in poltrona. La goliardica e raffinata operazione ideata dal Cavaliere con l’eclettica regia operativa di Vittorio Sgarbi ( che con questa manovra ha ridato brio e suspence ad uno schema piatto con i volti dei soliti noti) sembra volgere al termine. Motivo? Gli scoiattoli sono in fuga. E già, perché come nello stile del dolce animaletto che quando si sente minacciato fugge in un lampo, anche gli onorevoli scoiattoli  onorevolmente fuggono.

Ripescarli in Aula non è stato semplice e nei giorni sono diventati ancor più pretenziosi. Il Cavaliere va alla alla conta. I peones sono 499. L’è dura. Da Arcore le voci si incrociano e si rincorrono sul ritiro di Silvio Berlusconi. Ritiro? Ma neanche a dirlo, rimprovera qualcuno. Riflessione, valutazione semmai, o scelta del Cavaliere e solo del Cav sul candidato, un passo di lato di Silvio per il bene dell’Italia. La Russa chiosa: “ Comunque vada noi ne usciremo vincitori”. Il Dottore, Gianni Letta  ovviamente, sussurra perché viri su Draghi. Ma mai a dirlo, tutto è nel massimo riserbo. Silvio c’è e disporrà lui come sempre, non si dica mai il contrario. Tra poco l’incontro in casa centrodestra che slitta dalle alle 18. Prima Berlusconi  tiene un colloquio in video collegamento con i ministri di Forza Italia e poi da remoto si collegherà con gli altri leader.

I ministri di Forza Italia in questione- specificano le agenzie- sono Renato Brunetta (Pubblica amministrazione, il più anziano del Governo), Mariastella Gelmini (Affari regionali) e Mara Carfagna (Sud).

Secondo quanto si apprende, anche il presidente di Noi con l’Italia, Maurizio Lupi, parteciperà al vertice del centrodestra sul Quirinale, previsto alle 18, in collegamento zoom dalla sede del partito in piazza della Fontanella Borghese, a Roma.

Silvio Berlusconi, Matteo Salvini e Giorgia Meloni si sono sentiti ieri al telefono. Matteo Salvini che ha visto pure Bossi per compattare il partito lo ha già detto ieri in diretta al direttore di Radio Libertà Giulio Cainarca: “Farò una o più proposte di alto livello senza che nessuno possa permettersi di mettere veti”. L’occasione è storica e stavolta Salvini si gioca una partita fondamentale. Sa di non poter sbagliare perché il ruolo di kingmaker non contempla errori.

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