BORSE, PROFONDO ROSSO IN ATTESA DELLA BCE SPREAD A 239 PUNTI E SPUNTA IL 18 SETTEMBRE PER IL VOTO

Piazza Affari in profondo rosso dopo le dimissioni del presidente del Consiglio Mario Draghi. E torna lo spettro dello spread tra Btp e Bund tedesco, ovvero il differenziale di rendimento tra il titolo decennale emesso dallo Stato italiano e il corrispondente tedesco, dopo aver toccato in apertura di seduta i 243 punti base dai 221 punti di ieri, segna ora 239 punti base con un rendimento al 3,6%. Gli occhi sono tutti puntati sulla riunione di oggi della Bce, che dovrebbe decidere anche sullo scudo anti-spread, tematica decisiva per l’Italia. Fra le consorelle europee Londra cede lo 0,56%, Francoforte lo 0,68% e Parigi lo 0,11%. Fra le materie prime scivola di oltre tre punti percentuali il prezzo del petrolio, con il Wti a 96 dollari al barile e il Brent a 103 dollari. In attesa del responso delle Bce la domanda che risuona è: quanto aggressiva sarà la politica monetaria dei tassi si moltiplicano?

Una decisione storica quella di oggi perché la Banca centrale europea è destinata a realizzare il suo primo rialzo del costo di finanziamento dal 2011 e anche se a giugno Christine Lagarde ha annunciato un probabile aumento di 25 punti base le scommesse su un intervento da falco stanno prendendo quota. A tutto questo si aggiunge il balzo +8,6% in Eurozona su base annuale con i prezzi energetici che non accennano a smorzarsi e la Russia potrebbe aggravare la situazione con l’interruzione oltre i tempi previsti dei flussi del Nord Stream 1. Intanto si apprende che il presidente della Repubblica Sergio Mattarella potrebbe sciogliere le Camere già questa sera e spunta la data del voto: ipotesi possibile il 18 settembre.

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