BCE E ANTISPREAD: SI SCRIVE TPI E SI LEGGE TO PROTECT ITALY, AVVISO AI DUELLANTI ELETTORALI

Mentre in Italia il dibattito della campagna elettorale si svolge ad un livello di  desolante mediocrità, qualcosa di straordinariamente importante è successo a Francoforte. La Bce ha annunciato il Transmission Protection Instrument (Tpi), cioè la decisione di agire sul mercato per ridurre lo spread, la differenza di rendimenti tra i Titoli emessi dai Paesi dell’Eurozona. Per fare questo la Bce deciderà autonomamente di acquistare Titoli di Stato, comprimendo le pressioni al rialzo sui tassi di interesse. Se pensiamo che la spesa per interessi sul debito pubblico in Italia è seconda solo alla spesa per pensioni, possiamo avere una idea (anche da non tecnici) di quanto sia importante la decisone della Bce per la vita degli italiani.

Ovviamente ci sono delle condizioni a cui è subordinato l’intervento della Bce, diversamente condurrebbe semplicemente al fallimento di tutti i Paesi aderenti all’Euro. Queste, in sintesi, le condizioni da rispettare: il Paese il cui debito viene supportato non deve avere in corso procedura per deficit eccessivo, per squilibri macroeconomici, per inadempimento alle raccomandazioni ed alle azioni correttive emanate dal Consiglio Ue; deve essere in regola con gli adempimenti del Next Generation Ue e  con le raccomandazioni specifiche per Paese; infine deve avere il debito pubblico sostenibile, non per mera asserzione (come usuale in Italia), ma in base ad una valutazione fatta  da Bce, FMI, ESM, Commissione Ue ( tutte istituzioni cui l’Italia partecipa a pieno diritto e nelle quali può quindi far valere la sua voce).

Ci sarà spazio per illustrare la portata storica di questo passaggio destinato a cambiare la vita di tutti i cittadini europei. Nonostante sia ormai conclamata la inadeguatezza di Christine Lagarde a ricoprire il ruolo di Presidente, la Bce, a 10 anni esatti dal “whatever it takes”, si dimostra l’unica Istituzione europea realmente funzionante, grazie ad uno staff tecnico ed una credibilità di primissimo piano ( anche grazie all’opera di Mario Draghi), assolutamente non seconda alla Federal Reserve americana.

Ps: qualcuno avvisi i duellanti della campagna elettorale che l’acronimo “Tpi”, già viene letto: To Protect Italy.

 

* Economista Università di Torino

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