YALE MISURA L’EFFETTO SANZIONI: L’ECONOMIA RUSSA STA CROLLANDO

Credo che sia giunto il momento di dire con chiarezza che chiunque afferma che le sanzioni economiche adottate contro la Russia stanno facendo male a noi e non alla Russia, si presta a fare da portavoce alla più bieca propaganda del regime di Putin. Le previsioni future possono anche essere contestate (e comunque bisognerebbe argomentare), ma se si parla di quello che è già successo, quindi perfettamente misurabile, non è davvero accettabile che si possa ripetutamente dichiarare il falso.

Per ristabilire la verità, basterebbe citare i dati del Pil del trimestre aprile-giugno che registra per intero le sanzioni economiche varate contro la Russia: il Pil dell’Italia ha registrato + 1,1%, quello dell’Euro zona + 0,8%, quello della Russia -4% (dato ufficiale, in realtà ampiamente edulcorato dalla propaganda putiniana). A dispetto, dunque, della crescita esponenziale del prezzo del gas, il Pil russo si è contratto drasticamente e Gazprom ha addirittura comunicato che per la prima volta dal 1998 non distribuirà dividendi.

Ma vi è di più. Da qualche settimana è disponibile uno studio completissimo della Yale School of Management (la business school dell’Università di Yale) che “misura” gli effetti delle sanzioni nei primi 5 mesi di guerra. Si tratta di 118 pagine corredate da tabelle e grafici che passano in rassegna ogni singolo settore dell’economia russa: gas, petrolio, interscambio con la Cina, costi ( enormi)  e tempi ( lunghissimi) per  sostituire le vendite di gas all’Europa con vendite alla Cina o all’India, andamento dei consumi e degli investimenti interni, dipendenza della Russia dalle importazioni dall’Europa nei settori strategici ed ad alta tecnologia, la fuga di capitali nonostante le restrizioni valutarie, il deterioramento delle condizioni finanziarie, l’indice di borsa crollato del 50%, il ritiro di oltre 1000 multinazionali dalla Russia per un valore pari al 40% del Pil, l’inflazione a due cifre a causa della  crescente scarsità di beni, il crollo delle vendite e della produzione di auto (-97%).

In sintesi, conclude lo studio della Yale School of Management, i fatti dimostrano che in base a qualsiasi parametro e a qualsiasi livello, l’economia russa sta crollando.

0 Points