ORFEO TORNA IN PATRIA, OPERE TRAFUGATE E ESPOSTE ALL’ ESTERO DANNO DI 9 MILIARDI

È appena rientrato dagli Stati Uniti Orfeo e le Sirene che era esposto illegalmente al Paul Getty Museum di Malibu.  Il gruppo in terracotta, a grandezza quasi naturale, del IV secolo a.C, era stato trafugato negli anni ‘70 da un sito archeologico tarantino e poi acquistato successivamente dal Paul Getty Museum di Malibu (Los Angeles – U.S.A.).

Ora è esposto al Museo dell’Arte Salvata, all’interno del Museo Nazionale Romano per poi essere trasferito al Museo archeologico di Taranto dove entrerà in collezione.  Il rimpatrio dell’opera è stato possibile grazie alla complessa attività investigativa condotta in Italia e all’estero dai Carabinieri della Sezione Archeologia del Reparto Operativo del Comando per la Tutela del Patrimonio Culturale (TPC), coordinata dalla Procura della Repubblica di Taranto.  L’operazione è importantissima dal punto di vista culturale, ma lo è altrettanto dal punto di vista economico.

La Banca Dati dei beni culturali illecitamente sottratti gestita dal Comando dei Carabinieri per la Tutela del patrimonio Culturale (Cc Tpc) conta qualcosa come un milione e 200mila opere trafugate a livello internazionale e mai ritrovate, migliaia quelle razziate sul nostro territorio. Sono 55 le opere che ogni giorno escono dal mercato ufficiale dell’arte per entrare in quello del mercato nero, per un totale di oltre 20.000 opere con un valore globale che si aggira intorno ai 9 miliardi di euro. Il ritorno a casa di Orfeo e le Sirene è un passo in avanti significativo: restituire al territorio un capolavoro unico dell’antichità significa diventare sempre più attrattivo per il turismo cultura che nonostante la crisi resta uno dei settori italiani che sta registrando numeri record.

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