SUSANNA MARTUCCI, UNA DONNA IN DIREZIONE OSTINATA E CONTRARIA. LA STORIA CHE FA RUMORE
Alessandra Mori intervista l’imprenditrice Susanna Martucci, Ambassador imprenditoria femminile innovativa Gammadonna 2023. La sua storia fa RUMORE: Ceo di Alisea, Susanna Martucci è veronese, regina dell’economia circolare, che crea con gli scarti oggetti di desig e non solo. Sua l’ormai celebre “matita Perpetua“, l’unica matita oggi prodotta in Italia che consuma scarti sensa crearne di nuovi durante il ciclo produttivo e scrive 21 volte più a lungo di una normale matita. Un oggetto finito nel design store del Moma a New York.
“Ma io non la considero solo una matita”, puntualizza Susanna Martucci: “Perpetua è una giovane ragazza rivoluzionaria che vuole cambiare il mondo: è l’esempio tangibile di quello che si può fare. Non è un caso che sia donna e che abbia un nome femminile: credo che sia giunto veramente il momento per noi donne di prendere consapevolezza di quello che veramente possiamo fare, ma ce la dobbiamo prendere noi. Noi dobbiamo saperlo. Non abbiamo bisogno che ce lo dicano“.
Dal 1994 Alisea, la società fondata da Susanna Marcucci, progetta e produce oggetti di design e di uso quotidiano, materiali per l’edilizia e risorse per la moda sostenibile, utilizzando materiali di scarto industriale provenienti da filiere pensate esclusivamente secondo i principi dell’economia circolare. Nel 2013 l’incontro con la polvere di grafite, scarto preziosissimo gettato a tonnellate in discarica dalle fabbriche che producono elettrodi. Da qui nascono brevetti vincenti: come un innovativo sistema per la tintura dei tessuti che risparmia il 90% di acqua e il 47% di energia o come l’unica matita prodotta in Italia che consuma scarti senza produrne di nuovi durante il ciclo produttivo (nessun uso di legno, vernici o collanti) che scrive per 120 chilometri, ovvero è eterna.
Una matita tutta al femminile: l’ha progettata una designer Marta Giardini, l’ha prodotta una azienda Alisea (nome femminile) fondata da una donna che si è circondata da una squadra di donne che non sono semplici colleghe di lavoro, ma un gruppo di lavoratrici che si danno una mano a vicenda. “Quando ho iniziato a creare la mia barca a vela“, così chiama la sua azienda la fondatrice, “e a mettere insieme il mio equipaggio per arrivare dove ancora non sapevo voler arrivare”, racconta Susanna Marcucci, “per trovare persone motivate ho cercato tra le persone che nessuno voleva nel mondo del lavoro: erano donne che o erano separate e avevano bambini piccoli per cui il lavoro poteva essere solo un aiuto o addirittura non lavoravano”. “Nel momento in cui i ragazzi diventavano autonomi”, spiega la vincitrice del Premio Gammadonna 2024, “queste erano, vi assicuro, abbandonate da tutta la famiglia perché non avevano potere economico. E devo dire con molta brutalità anche dai figli che comunque avevano come riferimento il padre perché era quello che dava la paghetta. Sono tutte cose che ho vissuto con le donne che venivano a piangere perché erano in difficoltà”. Un altro mondo è possibile.