IGNAZIO VISCO COME LAPALISSE: SPERIAMO CHE LA MORTE CI TROVI VIVI

Che il Corriere della Sera intervisti il governatore della banca d’Italia ci sta. Che lo faccia schierando il capo dell’Economia e il Direttore lascia presagire che Ignazio Visco stia per consegnare al colto e all’inclito verità sconvolgenti. Scorrendo invece quella paginata scopriamo che era un invito specialissimo alla sagra dell’ovvio (evitando comunque gli assembramenti).Il primo inquilino di palazzo Koch ci ha messo a parte in sequenza di questa straordinarie verità. Il governo ha fronteggiato bene l’emergenza ma bisogna cambiare passo (bontà sua); l politica monetaria sosterrà la ripresa; il risparmio degli italiani è al sicuro. E allora vediamo in dettaglio che cosa ha detto Ignazio Visco. Il governo ha così ben fronteggiato la cisi che il prodotto interno loro sprofonderà del 10 per cento e avrà un rimbalzo forse di solo il 5% il prossimo anno. Le stime di Bankaitalia sono peggiori di quelle del ministro dell’economia Roberto Gualtieri. Non basta. E’ stato così brano il Conte bis che “su occupazione e istruzione in Italia ci sono ritardi.Se non riusciremo ad alzare di molto la partecipazione al lavoro -in particolare dei giovani, delle donne, delle persone nel Mezzogiorno – ci sarà una caduta del Pil”. Concentriamoci sulla politica monetaria. Ignazio Visco sa benissimo di essere solo un invitato a corte. Tutto è nelle mani di Christine Lagrade presidente della Bce che prende orini direttamente dalla Bundesbank e quindi da Angela Merkel. In Europa non si muove foglia che la Germania non voglia. Ma il nostro Visco è però capace con un carpiato con doppio avvitamento di farci sapere che: “È essenziale continuare ad avere politiche monetarie e di bilancio accomodanti finché questa componente legata all’incertezza non scompare. Poi c’è un altro fattore: non sappiamo come ne usciremo“. Capito sì? Facciamo un’intervista molto socratica: per sapere che non sappiamo. Ma l’apice il Governatore della Banca d’Italia lo tocca sul risparmio che dice essere in buone mani Però poi gli tocca ammettere che: “La propensione al risparmio sale, il consumo aggregato scende, ma ciò a sua volta fa sì che ci sia meno attività produttiva, meno occupazione, meno reddito, cosa che finisce per ridurre il risparmio complessivo anche se, paradossalmente, tutto è partito dal tentativo che ciascuno stava facendo di far crescere il proprio.”. La sintesi di questo ragionamento è: abbiamo una fottuta paura come italiani perché non ci fidiamo del Governo e non vediamo futuro, per metterci al riparo non spendiamo un euro, ma non spendere un euro significa far crollare i consumi e far crollare i consumi significa inchiodare l’economia Così finiamo per tenere sotto il materasso soldi che valgono sempre di meno e che il Fisco ci viene a prendere appena molliamo la presa. Ecco questo secondo il Governatore della banca d’Italia è un paese dove il Governo ha fronteggiato bene l’emergenza da virus cinese. Ci mancava solo una citazione dal maresciallo Jacques de Chabannes, signore di Lapalisse che venne ucciso in battaglia Pavia. E i suoi soldati credendo di fargli cosa d’onore composero una siffatta strofa: Helas, La Palice est mort, est mort devant a Pavie! Helas s’ils ne soit pas mort, il seroit encor en vie”. E anche noi davanti ai profondissimi concetti del Governatore possiamo ripetere: speriamo che la morte ci trovi vivi!

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