RESPONSABILI IN AULA… SE LA GRILLINA PAOLA TAVERNA FA PEGGIO DI SCILIPOTI

E’ incredibile come la scatoletta di tonno che i grillini volevano aprire e rovesciare si sia trasformata nella “cosa” che più assomiglia alla Prima Repubblica di Leone, Fanfani e Zaccagnini che si sia vista da Tangentopoli in poi. E, come si sapeva allora, i governi più saldi potevano cadere per uno scivolone.

La Camera domani e il Senato giovedì dovranno votare lo scostamento di bilancio. Più la Nadef, Nota di aggiornamento al DEF, insomma la Finanziaria, proposta da Gualtieri per mettere a posto il bilancio del prossimo anno. Ma mentre per questa serve la maggioranza dei votanti, per lo scostamento di Bilancio, 25 miliardi da aggiungere ai 50 già sforati dal governo per l’emergenza Covid, la maggioranza richiesta è qualificata, cioè serve la maggioranza assoluta più uno. E qui cominciano i dolori per Conte e rossostellati. Già alla Camera hanno rischiato il collo per la mancanza del numero legale una settimana fa. Hanno dato la colpa alle assenze per le quarantene da Coronavirus. Sembrava che lo prendessero soltanto i sovranisti e gli inglesi malvagi. Invece il morbo ha falcidiato le linee di grillini e piddisti. La realtà è – al di là delle scuse – che le faide interne ai partiti di governo hanno provocato un tale scollamento che è difficile tenere la mandria unita e nella stessa direzione.

Così il governo rischia l’inciampo e una caduta dolorosa, e sarà sempre peggio, col passar del tempo, se l’opposizione non gli dà una mano. Sarà un passaggio difficile per Conte, ma già oggi possiamo essere quasi certi che la svangherà ancora. I responsabili, dopo Moffa e Razzi oggi sono indicati in Sandra Mastella Lonardo, Paolo Romani, Paola Binetti che, sicuri di non rimettere mai più piede in Parlamento dopo il taglio dei parlamentari, potrebbero trovare utile per il Paese anche un governo pericoloso per la salute della comunità, che ha già fatto fuori 37mila persone per errori marchiani nella gestione dell’epidemia di Coronavirus. E non ha preparato nulla – il capo dello Stato Mattarella docet – per la seconda ondata.

Dopo faremo i nomi veri di chi si sarà prestato eventualmente a tenere in piedi la baracca dei camerieri della Merkel e di Rutte, anche fossero Salvini e Meloni in persona…

E qui si arriva alla peggiore Seconda Repubblica: rivivono i fantasmi di Razzi e Mastella, di quelli del partito di Di Pietro e di Turigliatto che da solo buttò giù Prodi. Voti scambiati, promessi, a prezzo di posti al sole e di stipendi d’oro alle mogli dei parlamentari. Chi avrebbe mai detto soltanto un anno fa che Luigi Di Maio si sarebbe potuto confondere con un Alfano con ancora meno “quid” e la vezzosa Paola Taverna avrebbe potuto superare e doppiare in realismo uno Scilipoti qualunque?

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