L’ALITALIA SENZA STIPENDI ATTERRA SUL TAVOLO DI DRAGHI

L’intricato dossier Alitalia atterra sul tavolo del premier Mario Draghi. Dopo gli ultimi tre miliardi stanziati lo scorso maggio nel decreto Rilancio  per la costituzione della Newco ITA è seguito un periodo di disinteresse sul tema… e la Compagnia giorni fa ha fatto sapere che non ci sono gli stipendi per febbraio-marzo. Un disastro annunciato che spingerà probabilmente il governo a creare discontinuità tra vecchia e nuova azienda. Come d’altronde richiede l’Europa.
Nonostante, secondo un report di Mediobanca, lo Stato in 47 anni lo Stato italiano abbia speso per Alitalia circa 13 miliardi di euro, sembra non ci sia soluzione. E il blocco dei voli per l’emergenza ha fatto il resto.

Il tema è dunque più che mai all’attenzione del nuovo governo, dopo che ieri i ministri di Sviluppo economico e Infrastrutture – Giorgetti e Giovannini – hanno confermato la volontà di andare avanti col piano ITA e quindi di avere una nuova compagnia di bandiera. E già la prossima settimana il governo potrebbe mettere a punto – con una serie di riunioni – una proposta visto che tra mercoledì e giovedì è in programma un incontro virtuale degli stessi ministri con la Commissaria europea per la Concorrenza Margrethe Vestager, che segue con decisa attenzione il dossier. Il confronto si prevede serrato.
La Ue chiede da sempre che ci sia una “vera discontinuità economica” tra la vecchia compagnia aerea e la Newco e questa discontinuità, secondo Bruxelles, deve passare per la vendita degli asset della vecchia Alitalia, attualmente in amministrazione straordinaria, attraverso una gara trasparente, la cessione di slot su aeroporti “congestionati”, la vendita a terzi di handling e manutenzione e una gara per la controllata Loyalty.

Alitalia è in attesa che Bruxelles dia il via libera all’ultima tranche di ristori legati all’emergenza Covid e pari a 55 milioni di euro per dare ossigeno alle casse. Il pagamento degli stipendi del mese di febbraio è slittato al primo marzo e senza l’ok della Ue a questi ristori il problema rischia di aggravarsi il mese prossimo con conseguenze pesanti sull’operatività della compagnia. Su questo punto sempre i sindacati sottolineano che il compito del governo Draghi “è far capire all’Europa che l’autorizzazione all’erogazione dei ristori è funzionale al pagamento degli stipendi e dei fornitori della vecchia Alitalia fino alla nascita della Newco”.

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