ARCURI SILURATO. E SI CONTANO I DANNI: 20 MLD I COSTI DEI RICOVERI, PERSE QUASI 4 MILIARDI DI ORE LAVORATE

Domenico Arcuri silurato, si comincia a fare il conto dei danni provocati dall’epidemia di Covid. O più probabilmente dei danni provocati dal governo che ha gestito questa emergenza creando soltanto paura, confusione, aggravando il bilancio sia in vite umane sia in danni all’economia del Paese. Un bilancio negativo che probabilmente avrà anche strascichi giudiziari per i suoi attori principali.
Il conto, per ora, ammonta a venti miliardi di euro per i ricoveri e le cure prestate per i due milioni e passa di ammalati che hanno affollato gli ospedali il 21% sostenuto per i casi trattati in Lombardia. In media ogni ammalato è costato 8.476 euro. Il resto – e i cocci sono i nostri – è una crisi senza precedenti nel mondo del lavoro, con cui si cominceranno a fare i conti a breve.

Ma partiamo dall’inizio: Domenico Arcuri è stato licenziato da Mario Draghi che al suo posto, come Commissario per l’emergenza Covid-19, ha nominato il Generale di Corpo d’Armata Francesco Paolo Figliuolo.
Ora il Commissario, come dicevamo, si trova sulla scrivania 20 miliardi di euro spesi per i ricoveri, lo scandalo mascherine. Alle quali si aggiunge una crisi ‘senza precedenti’ per l’occupazione nel 2020. A fotografarla è il Rapporto sull’Occupazione realizzato da ministero del Lavoro, Istat, Inps, Inail e Anpal. ‘Le categorie più colpite dall’emergenza sanitaria sono quelle che già erano contraddistinte da condizioni di svantaggio; si tratta in particolare delle donne, dei giovani e degli stranieri che sono stati penalizzati perchè più spesso occupano posizioni lavorative meno tutelate, per giunta nei settori e nei tipi di impresa che sono stati investiti più duramente dalla crisi – si legge nel Rapporto -.

L’emergenza ha prodotto anche un mutamento repentino della modalità di erogazione della prestazione lavorativa che è stata resa, laddove possibile, da remoto (lavoro agile, telelavoro, altre modalità).
Le ore lavorate in Italia hanno registrato una diminuzione del 7,7% nel primo, del 15,1% nel secondo trimestre e un rimbalzo del 21,0% nel terzo trimestre del 2020. Coerentemente con l’andamento dell’attivita’ economica e delle ore lavorate, ma con minore intensita’, nel secondo trimestre l’occupazione interna (misurata nell’ambito delle stime dei conti nazionali) e’ diminuita del 2,4% rispetto al trimestre precedente, per poi manifestare una inversione nel terzo trimestre (+0,9%). In totale, nei soli primi tre trimestri del 2020 rispetto all’analogo periodo del 2019 sono andate perdute 3,9 miliardi di ore lavorate.

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