IL VACCINO, LO SCHIAFFO DELLA BREXIT E I FEMMINEI ROSSORI
La Gran Bretagna ha messo il turbo. E il povero Boris Johnson ora rischia accuse da mee too economico visto che usando al meglio AstraZeneca e Brexit ha sorpassato d’un balzo Europa e Usa nella crescita post virus cinese. Mentre Ursula Von der Layen minaccia cause vaccinali e continua piagnucolare sdraiata sul sofà per lo sgarbo di Erdogan il Turco e Michel il truce.
Il povero Boris Johnson che copiando dal suo idolo Winston Churchill – l’inquilino di Downing Street è il più acuto e colto biografo del gigante britannico – ha fatto un miracolo rischia un accusa dal mee too economico. Dicono, ma come si è permesso costui di dimostrare che l’Europa è un’ accozzaglia di superburocrati inconcludenti? E soprattutto come si è permesso di schiaffeggiare (metaforicamente) con i suoi successi due signore teutoniche come la platinata Ursula Von der Leyen e la sua padrona di casa Angela Merkel? Ma non si fa! E invece si fa per la felicità riconquistata dei sudditi di Elisabetta II° Windsor che si consolano della perdita del principe Filippo a pub spalancati. I dati economici sono sul tappeto e Goldman Sachs lo ha messo nero su bianco avvertendo i clienti di scommettere sull’economia di UK.
Questa che è una delle più grandi banche d’affari del mondo – quelle che secondo i corifei dell’Europa dovevano voltare le spalle a Londra dopo la Brexit – rivela che il Pil del Regno Unito quest’anno crescerà di un “sorprendente” +7,8%, più che negli Stati Uniti. Il Fmi, fondo monetario internazionale, ha previsto che la Gran Bretagna, la quinta economia mondiale, nel 2021 cresca del 5,3%. Ma si è molto sbagliato per difetto. Rispetto a quelle previsioni ci sono stati segni di un’accelerazione nel ritmo della ripresa britannica, grazie alla rapidità con cui sono stati distribuiti i vaccini, che attualmente sono stati somministrati a più della metà della popolazione. Secondo Goldman, il Pil Usa aumenterà del 10,5% e toccherà il picco della sua crescita nel secondo trimestre dell’anno, grazie all’impatto degli 1,9 miliardi di dollari di stimoli fiscali varati dall’amministrazione Biden e alle riaperture. Goldman prevede anche un’inflazione in rialzo, in via temporanea, oltre il target della Federal Reserve, fissato al 2%. Per il secondo semestre del 2021, le stime sul Pil Usa sono di un’espansione s pari a +7%. .Dunque in questa prima fase Londra va più forte di tutti in Occidente! E l’Europa? Non ce la fa ad agguantare manco il 4%. Ma il punto è un altro.
E’ che questa notizia non si è letta da nessuna parte per un’ ovvia considerazione: dimostra che fuori dall’Europa c’è molta più vita. E vi è un’altra osservazione da fare: Boris Johnson ha scelto non solo di vaccinare a tappeto, non solo di tenere duro sulle chiusure per poi però generare un fortissimo effetto rimbalzo, ma ha fatto una precisa scelta d’integrazione atlantica, sta con gli Usa e si aspetta una crescita d’interscambio con Washington. Mentre l’Europa per compiacere la Germania che vive solo di esportazioni si è genuflessa alla Cina salvo poi ora dover fare macchina indietro – con conseguenze economiche negative – perché Joe Biden l’ha richiamata all’ordine. Vi è un ulteriore fattore da considerare. Washington ha promosso stimoli della sua economia per contrastare la pandemia pari a 2900 miliardi di dollari, Boris Jhonson ha messo sul piatto 870 miliardi di sterline, mentre l’Europa è ancora lì a baloccarsi con un Next Generation Ue che vale meno di 750 miliardi. E’ evidente che l’Europa di Ursula Von der Leyen ha fallito! In più il leader britannico ha puntato tutto su AstraZeneca. E l’Europa?.
Ha combinato un eurodisastro. Per nasconderlo la signora Ursula Von der Leyen continua a piagnucolare sul sofà per dire: mi hanno umiliato, il turco Erdogan e il truce Michel. La verità è che la signora Von der Leyen a Erdogan nulla può dire perché da ministro della difesa della Germania accettò di finanziarie con miliardi di euro (ovviamente prelevati dall’Europa) il turco affinché si tenesse i migranti che la sua datrice di lavoro Angela Merkel non vuole, e da presidentessa della Commissione Europea è sottomessa a Michel che essendo il capo del Consiglio d’Europa è quello che conta davvero. Ma perché Ursula piange? Perché deve nascondere il suo flop. E la dimostrazione sta nel fatto che ha avviato una causa contro AstraZeneca per l’irregolare fornitura dei vaccini accusando la casa farmaceutica anglo-svedese di aver provocato l’eurodisastro sui vaccini. AstraZeneca diventa così la foglia di fico per nascondere l’inefficienza dell’Ue e spiegare perché Boris Johnson fuori dall’Ue ha fatto il miracolo.
Tant’è che il leader britannico ha risposto per le rime a nostra signora dell’Europa dicendo: “Da noi AstraZeneca ha funzionato benissimo, e l’azienda si è comportata perfettamente”. Peccato che i contratti che Downing Street ha fatto con AstraZeneca siano stati scritti come si deve e non con i piedi come quelli di Bruxelles. Ma c’è un ulteriore motivo di frizione; è il fatto che la Germania vuole promuovere in Europa solo due vaccini: il Pfizer Biontec (in parte è anche tedesco e comunque a Marburgo la Merkel ha aperto il più grande stabilimento d’Europa: un miliardo di dosi è la capacità produttiva) e il Curevac che è interamente finanziato dal governo tedesco che dalla vendita del vaccino ricaverà anche un utile. Ancora una volta l’Europa deve sottostare agli interessi della Germania che peraltro sta arrancando dal punto di vista economico. Ed ecco che tutto deve concorrere a screditare Boris Jhonson perché si teme che il successo di UK sia la dimostrazione che l’Europa ha fallito e che fuori dall’Ue si campa meglio innescando un effetto domino. E che sia così lo dicono i numeri.