BENTORNATI AL NORD RAGAZZI! MA È UNA VORAGINE E IL RECOVERY LA PIOGGIA PROMESSA NEL DESERTO

Il Sud ha perso i suoi giovani. Parola di Confcommercio che sottolinea come dal 1995 ad oggi l’Italia abbia perso 1,4 milioni di giovani e si tratta di giovani meridionali. Un crollo: se nel resto d’Italia più o meno livello assoluto e quota di giovani rispetto alle altre fasce di popolazione per età restano costanti, al Sud si crea la voragine.

Il Sud s’è fatto ancora più remoto: in questo quarto di secolo il pil pro capite è rimasto sempre attorno alla metà del Nord e nel 2020 è risultato pari a 18.200 euro contro 34.300 euro nel Nord-Ovest e 32.900 euro nel Nord-Est. Nello stesso periodo il Sud ha registrato una crescita dell’occupazione quattro volte inferiore alla media nazionale (4,1% contro il 16,4%).

Davanti ad un quadro così disperato, gli 82 miliardi di euro previsti dal Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza) sembrano la pioggia promessa nel deserto. Tra le opere da costruire c’è un po’ di tutto, come ad esempio l’Alta Velocità da Salerno a Reggio Calabria sulla quale si è già aperta battaglia a livello locale. Quale percorso per i Frecciarossa e gli Italo? Attraverso il Vallo di Diano ricalcando la vecchia Sicignano degli Alburni-Lagonegro e quindi con un percorso simile a quello dell’A2 del Mediterraneo (la linea finirebbe per congiungersi alla Tirrenica Meridionale a Praia a Mare, nel Cosentino), oppure attraverso il Cilento in affiancamento al tracciato già esistente seppure migliorato nelle pendenze con lo scavo di lunghe gallerie ma la possibilità di servire Sapri e Capo Palinuro nonché Maratea? Il dibattito è aperto e naturalmente le opinioni si scontrano.

Mentre tutto questo accade, però, resta un fatto. E il fatto è lo spopolamento dei giovani del Sud, che in in quarto di secolo sono migrati altrove. È più o meno metà della popolazione calabrese o due volte quella lucana: per chi, come me, è uno dei componenti di quest’esercito, c’è poco da dire. Si tratta di una sconfitta di una terra ed un sistema interi che non hanno saputo costruire opportunità per i propri figli, costretti ad andarsene. A lavorare altrove magari per mantenere redditi di cittadinanza per percettori fasulli o per percettori reali che così non sono stati incentivati in alcun modo ad andare a cercare un lavoro e pagarvi sopra le tasse.

E questo a me fa piangere sangue all’anima.

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