UNA PANCHINA ROSSA AL POLICLINICO CASILINO ALERT E SIMBOLO CONTRO LA VIOLENZA DELLE DONNE

“Una panchina rossa, come simbolo del sangue versato e per ricordare che la lotta contro la violenza alle donne non deve conoscere sosta”. Lo afferma l’eurodeputata di Forza Italia, Luisa Regimenti, ispiratrice e fondatrice della “Rete europea delle donne”, nel corso della cerimonia di installazione, presso l’ospedale Casilino di Roma, di una panchina rossa con una targa che riporta la scritta: “La donna è un dono da amare”. Nata a Bruxelles nel novembre del 2019, questa organizzazione riunisce oltre 900 rappresentanti provenienti da realtà professionali e territoriali diverse, ma tutte impegnate in attività sociali nelle proprie città, con l’obiettivo di difendere e proteggere le donne, e i loro figli, che si trovino in seria difficoltà, sia per indigenza sia perché vittime di gravi casi di violenza.

“La scelta del policlinico Casilino – afferma l’eurodeputata – non è casuale, perché si tratta di una delle poche strutture d’eccellenza in Italia provviste di culle termiche, situate in posti nascosti ma facilmente raggiungibili, nelle quali le neo mamme che non riescono a tenere e a prendersi cura dei loro figli, perché vivono in situazioni estreme di difficoltà, possono lasciare il neonato affidandolo alle braccia sicure del personale medico. Doneremo una panchina rossa ad ogni ospedale italiano che ne faccia richiesta. Luoghi simili hanno anche lo scopo di avvicinare queste donne presso strutture dove possano partorire in anonimato, come garantito dalla legge, e in totale sicurezza. Possiamo definire il policlinico Casilino una ‘culla’ non solo per i bambini ma anche per queste donne sfortunate”.

“L’installazione di questa panchina – sottolinea la Regimenti – ha un valore ancor più profondo e simbolico perché la prossima settimana la sessione plenaria del Parlamento europeo voterà una legge europea, di cui sono correlatrice, che condanna ogni forma di violenza di genere, domestica, contro le donne e intende tutelare, insieme ad esse, i minori, assicurando e garantendo alle vittime adeguato supporto e sostegno”.

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