CRESCONO LE PMI INNOVATIVE ITALIANE, I DATI NEL TRIENNIO SECONDO L’OSSERVATORIO DI GRANT THORNTON E UNIVERSITÀ DI PISA

Prosegue nel triennio 2019-2021 la crescita delle PMI innovative italiane che, nonostante gli impatti della pandemia sul tessuto economico e imprenditoriale, registrano un incremento del +67% su base triennale (1.226 PMI innovative al 30 settembre 2019 vs 2.058 al 30 settembre 2021).

Nell’ultimo anno si evidenzia però un leggero calo delle nuove imprese iscritte al Registro del Mise, con 525 nuove imprese tra ottobre 2020 e settembre 2021, contro le 567 nello stesso periodo dell’anno precedente.

Anche quest’anno, quindi, appare evidente come il numero di nuove iscritte della categoria sia contenuto rispetto al bacino potenziale e le misure del legislatore, in particolare gli interventi di sostegno introdotti nel Decreto Rilancio in risposta all’emergenza pandemica, risultino ancora non sufficientemente comprese e sfruttate per sostenere la crescita del comparto.

Questo il quadro delineato dal Report 2021 dell’Osservatorio Open Innovative PMI, realizzato da Grant Thornton – network internazionale nella consulenza in area audit, tax e advisory – in collaborazione con l’Università di Pisa, che è stato presentato ieri in occasione della cerimonia di premiazione di “Open Innovative PMI”, primo riconoscimento nazionale targato Grant Thornton dedicato esclusivamente alle PMI innovative italiane.

La premiazione delle PMI vincitrici, che si è svolta ieri mattina a Roma presso la sede del Consiglio Nazionale delle Ricerche, è stata preceduta dal Convegno Outlook del periodo post Covid per le PMIdove Roberto Antoniotti, Head of Digital di Grant Thornton e Valerio Valla, CEO Studio Valla, si sono confrontati sulle opportunità e i rischi per le imprese nella fase di ripresa dalla pandemia. Al termine dei lavori congressuali, Federica De Santis, ricercatrice presso Università di Pisa e responsabile scientifico del progetto, ha illustrato i principali risultati dell’Osservatorio Open Innovative PMI, analisi volta ad inquadrare l’andamento delle imprese appartenenti al comparto per evidenziarne le dinamiche demografiche, economico-patrimoniali, organizzative e strategiche. A moderare il convegno Alessandro Dragonetti, Head of Tax di Grant Thornton. Le PMI aggiudicatarie della quinta edizione del Premio sono: Extra Red Srl, nella categoria “Ricerca, innovazione e digitale”;  Laboratori Archa Srl, nella categoria “. Le tre imprese si sono distinte rispettivamente per la loro propensione ad innovare, la forte apertura ai mercati internazionali e le particolari performance raggiunte nel segmento nato ante 2010, aggiudicandosi il primo posto nelle categorie in cui hanno concorso.

Le candidature sono state valutate da una giuria libera e indipendente composta da esperti provenienti dal mondo accademico e della business community del panorama italiano.

Andando nel dettaglio, i risultati registrati dallOsservatorio di Grant Thornton e Università di Pisa mostrano una crescita della dimensione media delle PMI innovative e come la maggior parte di queste, circa due terzi, siano di dimensioni ascrivibili alla categoria delle micro-imprese, con un fatturato al di sotto della soglia dei due milioni di euro. Circa un quarto delle nuove PMI innovative osservate è rappresentato da piccole imprese (fatturato compreso tra i 2 e i 10 milioni di euro), mentre restano al di sotto del 10% le aziende qualificabili come medie imprese (fatturato superiore a 10 milioni e inferiore a 50), ma comunque in crescita rispetto al periodo di osservazione precedente.

L’anzianità media, tra le nuove iscritte, è di poco inferiore ai 9 anni, evidenziando una leggero calo rispetto ai precedenti report. Il dato si mostra pienamente coerente con i requisiti di ammissibilità per l’accesso agli incentivi fiscali per gli investimenti in Startup e PMI innovative disposti dal legislatore con il Decreto 7 maggio 2019. Tale  provvedimento prevede, infatti, che risultano ammissibili quelle PMI innovative che operano sul mercato da meno di 7 anni oppure che, superato tale limite temporale, dimostrino di trovarsi ancora in fase di espansione o nelle fasi iniziali di crescita.

A livello territoriale, su base regionale, la Lombardia, con 161 unità (oltre il 30% del totale), presenta il maggiore numero di società iscritte nel Registro nell’ultimo anno. Seguono il Lazio con 88 imprese, l’Emilia-Romagna con 41, il Veneto con 39, la Toscana con 33, il Piemonte con 30 e la Campania con 28, mentre tutte le altre regioni si attestano su valori decisamente più bassi.

A livello provinciale, invece, il maggior numero di “nuove PMI Innovative” è a Milano, con 112 società iscritte nell’ultimo anno (-8% rispetto alla scorsa rilevazione), seguita da Roma con 82 società iscritte (+41%) e a seguire Torino con 27 (+59%).

Per quanto riguarda le caratteristiche demografiche delle PMI innovative, il Registro del MISE mette in evidenza un basso tasso di prevalenza femminile nella compagine proprietaria (7,05%), in diminuzione rispetto al precedente periodo di osservazione, e di quella giovanile (7,05%) che contrariamente mostra una crescita del +0,5% rispetto al 2020. La proprietà straniera appare quasi del tutto assente con una quota inferiore al 2%.

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