INFLAZIONE FUORI CONTROLLO: SOTTO L’ALBERO POCHI REGALI E PREZZI IN VERTIGINOSA SALITA

Trasporti costosissimi e mancanza di autisti, saltano le rotte delle economie

C’è il rischio concreto che il Natale 2021 più che da possibili chiusure da lockdown sia scompensato dall’inflazione fuori controllo. I prezzi delle materie prime stanno salendo, dal grano al petrolio l’inflazione a ottobre, nella sfera Ue, registra un +4,1% preoccupante tanto da far intervenire anche la presidente della Bce Christine Lagarde secondo cui: «il tasso di inflazione è aumentato più di quanto avevamo previsto a settembre». Dopo le prenotazioni dei vaccini, l’Europa si è fatta sorprendere anche dall’inflazione.

E a poco vale che la Lagarde stemperi il concetto: «la corsa dei prezzi rallenterà il prossimo anno – ha aggiunto – ma occorrerà più tempo di quanto originariamente atteso». Intanto però i prezzi sono in crescita, ma soprattutto si comincia a verificare una “penuria di merci” che potrebbe portare a un’ulteriore impennata dei prezzi e alla vera e propria mancanza di generi di prima necessità sugli scaffali dei negozi e nella distribuzione via web.  La causa principale sono i trasporti, ovvero la catena logistica. Navi, treni e Tir, dopo la pausa obbligata della pandemia, avrebbero dovuto riprendere a viaggiare a pieno regime.

Ma i blocchi hanno creato una situazione molto particolare, regalando alla Cina una posizione di vantaggio inattesa… almeno per chi non se l’attendeva pensando che il virus fuggito da Wuhan fosse piombato in Occidente per caso . Tutte le società di navigazione hanno riprogrammato i loro viaggi privilegiando l’export cinese verso gli Usa, ha generato congestioni nei porti americani dove le movimentazioni sono state rallentate dall’emergenza sanitaria. In Italia, Gran Bretagna e Germania, invece, entravano in vigore norme che impedivano la circolazione dei lavoratori stranieri, soprattutto dall’Est Europa, che vengono utilizzati come autisti e facchini per il trasporto delle merci. Risultato, da maggio 2021 spedire merci conta il +682% rispetto all’anno precedente.

Questo stato di cose ha attivato la speculazione con esiti ancora imprevedibili, rischiando di portare l’inflazione e quindi la salita vertiginosa dei prezzi fino a oltre l’8% di inflazione. Fatti che avrebbe una ricaduta serissima sul potere d’acquisto delle famiglie e renderebbe decisamente più farraginosa la ripartenza delle economie occidentali nonostante le grosse iniezioni di denaro fatte con i provvedimenti della Bce e con il PNRR.

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