AZZARDO CASELLATI KO! COSA C’E’ DIETRO: LO ZAMPINO DEL CAV E IL CANALE (INTERROTTO?) CON DRAGHI

Attrazione fatale: la prova della spallata. Una prova di forza, un altro petalo di una rosa volutamente bruciata. Con lo zampino del Cavaliere e l’assenso di Giorgia Meloni il centrodestra è andato alla conta. Il tentativo di forza con la presidende del Senato Maria Elisabetta Alberta Casellati che, dicono i ben informati, molto ci avrebbe tenuto, è servito al centrodestra come banco di prova. Ma è di fatto un ennesimo fallimento per la coalizione affossata dai franchi tiratori.

Casellati ha preso la batosta. Ma cosa ha spinto Matteo Salvini dopo i tanti petali bruciati dell’ormai oceanica rosa a tentare la prova? Suicidio politico o strategia? Ecco la linea di ragionamento: se il centrodestra fosse riuscito ad unire altri 50 voti alle sue truppe, ovvero 416 dei loro più il misto, avrebbe potuto far uscire dal cilindro rosato un Presidente della Repubblica a maggioranza senza la gamba di sostegno e la zampata dei cinque stelle.

Tant’è che fonti pd, nel mezzo della quinta fatale chiama, hanno fatto trapelare che si fosse andati sotto la soglia dei 400 si sarebbe afferrata l’opportunità di proporre una loro candidatura già nel pomeriggio di oggi e che avrebbe potuto rispondere al nome di Casini. Intanto Draghi, dopo la telefonata di ieri, apre un “canale” con Berlusconi.

“Ciao, come stai?” e qualcosa si sblocca. Poche ore dopo Antonio Tajani nella giornata di ieri viene ricevuto a Palazzo Chgi. Ricordando sempre che la Lega del Nord con i suoi governatori” tifa’ per l’attuale premier. Lapidaria la risposta di Giancarlo Giorgetti, draghiano d’acciaio: “Che cosa accadrà se la candidatura della Casellati non dovesse superare la prova dell’Aula? Chiedetelo a Draghi”.

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