L’FMI VEDE NERO: ECONOMIA GLOBALE IN RECESSIONE PER IL 2023

Strascichi della pandemia, guerra in Ucraina, inflazione alta e aumento dei tassi,  disastri climatici: tutto questo sta rallentando le maggiori economie del mondo con l’aumento esponenziale del rischio di una recessione globale. A lanciare l’allarme è la direttrice generale del Fondo Monetario Internazionale Kristalina Georgieva annunciando che l’FMI si prepara a tagliare ancora le stime di crescita dell’economia globale per il 2023. “Abbiamo già abbassato tre volte le nostre proiezioni, portandole a solo il 3,2% per il 2022 e al 2,9% per il 2023. E  World Economic Outlook della prossima settimana”, anticipa la direttrice Georgieva, “ci sarà un nuovo taglio per il prossimo anno».

Per le statistiche bisognerà aspettare ancora qualche giorno, quando il report sull’economia globale dell’Fmi sarà pubblicato. Il trend è però già segnalato e rispetto allo scenario preoccupante tratteggiato a fine luglio i rischi di recessione stanno aumentando. “Paesi che rappresentano circa un terzo dell’economia mondiale subiranno almeno due trimestri consecutivi di contrazione tra quest’anno e il prossimo”, puntualizza Georgieva spiegando che “l’Eurozona è fortemente condizionata dalla riduzione delle forniture di gas dalla Russia, la Cina è penalizzata dalla pandemia e dalla profonda flessione nel mercato immobiliare. Negli Stati Uniti, l’inflazione riduce il reddito disponibile e i consumi, mentre il rialzo dei tassi di interesse frena gli investimenti”. “Anche quando ci sarà crescita, sembrerà una recessione a causa della contrazione dei redditi reali e dell’aumento dei prezzi”, conclude la direttrice Georgieva.

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