EURO, IN ARRIVO LE NUOVE REGOLE: UNA SVOLTA PER LA SPESA PUBBLICA

Nella indifferenza dell’opinione pubblica italiana, si sta lavorando alla riscrittura delle regole che disciplinano l’appartenenza all’Euro. In sintesi: i parametri permanenti fissati nel lontano 1992 nel Trattato di Maastricht (Rapporto Debito-Pil inferiore al 60%; Deficit-Pil inferiore o uguale al 3%) si sono dimostrati privi di fondamento scientifico e concretamente inadeguati. A seguito della pandemia sono stati sospesi fino al 31 dicembre del 2023 e dal 1 gennaio 2024 dovranno essere operative nuove regole.

Poiché la sopravvivenza dello Stato italiano, inteso come soggetto economico, è stata garantita in questi anni esclusivamente dall’appartenenza all’Euro (per i distratti: circa il 30% del debito pubblico italiano è detenuto da Bce e Istituzioni europee), ben si può intendere qual è la rilevanza di questo passaggio.

A novembre 2022 la Commissione Europea ha diffuso una proposta di nuove regole per disciplinare l’appartenenza all’euro. Cercando di superare i limiti più evidenti dei vecchi parametri solo quantitativi ed uguali per tutti gli Stati, è stato proposto un modello simile a quello adottato per il PNRR: programmi ritagliati sulle specificità dei singoli Paesi. Ogni quattro (o sette) anni si misureranno obiettivi e sostenibilità dell’indebitamento, sterilizzando a tal fine la spesa per interessi sul debito.  Finalmente, le regole meramente quantitative faranno spazio all’esame degli effetti – misurabili – delle spese fatte con nuovo debito e delle eventuali azioni correttive.

Per la spesa pubblica italiana una svolta epocale, la fine della deriva sudamericana dei soldi pubblici bruciati come soldi del Monopoli. Ho fatto un conto a mente (quindi approssimativo) di solo 4/5 voci di spesa degli ultimissimi anni: 110 miliardi per bonus edilizi (38 in più dello stimato), 35 per il Reddito di Cittadinanza, 11 per Quota 100, 40/50 per il bonus 80/100 euro. Oltre 200 miliardi bruciati senza che nessuno abbia dichiarato quali obiettivi intendeva raggiungere o presentato uno straccio di misurazione degli effetti a consuntivo.

Scrivendo questo pezzo ho cambiato idea: forse è un bene che gli italiani non si occupino delle nuove regole fin quando non saranno operative.

 

* Economista

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