L’INFLAZIONE E LE SUE PENE: QUANDO LE BOLLE SPECULATIVE SCOPPIANO

Recentissimi accadimenti dell’economia mondiale ci riportano ai principi fondamentali dell’economia.

1) Quando la moneta in circolazione cresce in maniera sensibilmente superiore alla crescita dell’economia reale, il ritorno dell’inflazione è inevitabile. È quello che è successo nell’area Euro, almeno del 2015 in poi e in maniera ancora più massiccia a seguito del Covid. Oggi ci confrontiamo con le sue conseguenze. Fino ad un certo punto è stata la scelta giusta. Ma già a marzo 2021 c’erano tutti i segnali -ignorati – della ripartenza dell’inflazione (vedi Italia Oggi del 6 marzo 2021 e lettera di Wolfgang Schäuble, a Mario Draghi sul Financial Times a giugno 2021).   

2) Inflazioni “temporanee” nella storia non ne sono mai esistite. Dunque, grave l’errore della Bce di considerare inizialmente “temporanea” l’attuale fase inflazionistica, ritardando colpevolmente le dolorose misure di contenimento.

3) L’unico modo conosciuto per fermare l’inflazione è ridurre la quantità di moneta in circolazione, attraverso tutti gli strumenti convenzionali a disposizione della Banca Centrale, in primo luogo, alzando i tassi di interesse.

4) Quando salgono i tassi di interesse sulle nuove emissioni, i titoli emessi ad un tasso inferiore perdono di valore. Quindi, chi li detiene ed ha necessità di venderli, realizza perdite, alcune volte anche ingenti (caso Silicon Valley Bank).

5) Quando circola nel sistema economico eccessiva liquidità, si sviluppano bolle speculative. Negli anni della liquidità facile è successo in tutto il mondo, Italia compresa: negli anni 2019-20-21 il Pil del Paese è complessivamente sceso di circa il 3% e l’indice di borsa è cresciuto del 66%.

6) Le bolle speculative consistono in valori chiaramente sganciati da qualunque connessione con l’economia reale; quando si riduce la liquidità nel sistema, le bolle scoppiano. La bolla speculativa più grande in circolazione è quella del Bitcoin. L’andamento delle sue quotazioni confrontato con quello dei tassi di interesse dimostra che questa cripto-attività è solo una mega bolla: zero valore come diversificazione di investimento, zero rendimento, zero funzione di riserva di valore, zero funzione nell’economia reale.

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