🧩 Spiegazione sintetica del caso
Molte microimprese o piccole S.r.l. ricevono avvisi di sanzione doppia o sproporzionata per aver trasmesso la dichiarazione IVA o Redditi con qualche giorno di ritardo.
In realtà, quando il ritardo non supera 90 giorni, si applica il ravvedimento operoso previsto dall’art. 13 del D.Lgs. 472/1997, che consente di ridurre le sanzioni in misura proporzionata.
L’obiettivo è chiedere la rideterminazione delle sanzioni, dimostrando che la dichiarazione è stata comunque presentata e che il contribuente ha collaborato.
1️⃣ Prompt operativo immediato
Allega l’avviso di sanzione e la ricevuta di invio della dichiarazione in PDF. Chiedi all’IA di verificare la data effettiva di trasmissione e il termine legale. Se il ritardo è entro 90 giorni, l’IA deve generare una PEC di richiesta ricalcolo con applicazione del ravvedimento operoso.
2️⃣ Cosa fare subito
Prompt 1 – Accedi al portale Entratel o Fisconline e scarica la “ricevuta di trasmissione” della dichiarazione con data e ora di invio.
Prompt 2 – Confronta la data di scadenza ufficiale (es. 30 settembre per Redditi, 30 aprile per IVA) con la data effettiva di trasmissione.
Prompt 3 – Chiedi all’IA di redigere una PEC di richiesta rideterminazione sanzioni, citando l’art. 13 D.Lgs. 472/97 e spiegando che è stato effettuato ravvedimento operoso entro i termini.
Prompt 4 – Allega la ricevuta di pagamento F24 del ravvedimento e indica chiaramente importo, codice tributo e data di versamento.
Prompt 5 – Se la sanzione supera i limiti previsti, chiedi all’IA di generare un riepilogo numerico con il calcolo corretto della sanzione dovuta (1/10 o 1/9 del minimo a seconda dei giorni di ritardo).
3️⃣ Documenti da allegare
- 📎 Avviso di irrogazione sanzioni (Agenzia delle Entrate).
- 📎 Copia della dichiarazione inviata (file PDF o copia del frontespizio firmato).
- 📎 Ricevuta di trasmissione Entratel/Fisconline con data e ora.
- 📎 Modello F24 di pagamento ravvedimento (imposta, sanzione ridotta, interessi).
- 📎 Documento d’identità del legale rappresentante o delegato.
Come recuperare la ricevuta Entratel:
- Accedi a entratel.agenziaentrate.gov.it.
- Vai su “Ricevute” → “Consultazione invii dichiarazioni”.
- Inserisci anno e tipo di dichiarazione.
- Scarica la ricevuta in formato PDF.
4️⃣ Cosa aspettarsi
Se la documentazione è chiara e completa, l’Agenzia delle Entrate deve rideterminare la sanzione entro 30 giorni.
In caso di conferma dell’errore, riceverai una nuova comunicazione con importo ridotto o un annullamento parziale dell’avviso.
Se non risponde, si può procedere al sollecito per silenzio-amministrativo.
5️⃣ Se non rispondono o la risposta è incompleta
Prompt 6 – Dopo 30 giorni genera una PEC di sollecito per “silenzio-amministrativo” ai sensi della L. 241/1990, art. 2 e art. 328 c.p., oggetto: “Richiesta rideterminazione sanzioni per dichiarazione tardiva – mancato riscontro”.
Invia la PEC a:
- Agenzia delle Entrate – Direzione Provinciale competente per territorio;
- in copia conoscenza a Agenzia Entrate – Direzione Regionale, se necessario.
6️⃣ Come usare l’IA in questo caso
Prompt 7 – Confronta la data legale di scadenza con la data effettiva di trasmissione e calcola i giorni di ritardo.
Prompt 8 – Calcola la sanzione corretta in base al ravvedimento operoso (art. 13 D.Lgs. 472/97): ad esempio, entro 90 giorni = 1/10 del minimo, entro un anno = 1/8 del minimo).
Prompt 9 – Genera una PEC completa con riepilogo dei pagamenti, norme citate e richiesta formale di ricalcolo o annullamento parziale.
7️⃣ Rischi e possibili esiti
- ⚠️ Se non presenti opposizione, la sanzione piena diventa definitiva.
- ✅ Se dimostri il ravvedimento entro 90 giorni, puoi ottenere riduzione fino a 1/10 del minimo.
- 💬 Se l’Ufficio riconosce l’errore, la differenza versata può essere chiesta a rimborso o compensazione.
8️⃣ Suggerimento Premium finale
Il ravvedimento operoso è un diritto, non una concessione.
Chi collabora e paga spontaneamente non deve essere punito due volte.
Conserva sempre in una cartella digitale “Dichiarazioni & Ravvedimenti” le ricevute Entratel e i modelli F24: bastano pochi minuti di ritardo per generare una sanzione, ma bastano due PEC ben scritte per farla ridurre in modo legittimo e documentato.