🧩 Spiegazione sintetica del caso
Molte ditte individuali o piccole S.r.l. con due o tre soci scoprono all’improvviso che il conto aziendale è stato bloccato.
La banca comunica che le somme sono “vincolate per pignoramento Agenzia delle Entrate-Riscossione”.
Questo avviene anche senza che l’impresa riceva una reale intimazione di pagamento, oppure nonostante ci sia una rateizzazione o sospensione attiva.
In questi casi, il blocco può essere illegittimo: la legge impone che prima del pignoramento venga notificata un’intimazione regolare.
L’obiettivo di questa scheda è aiutarti a verificare la validità dell’atto, inviare una PEC tempestiva di sospensione e — se serve — presentare ricorso o chiedere sospensiva al giudice competente.
📨 Fac-simile dell’atto ricevuto
Mittente: Agenzia delle Entrate-Riscossione – Direzione Provinciale di Roma
Oggetto: Atto di pignoramento presso terzi ex art. 72-bis DPR 602/73
Gentile contribuente,
a seguito della cartella n. 0987/2023 per l’importo complessivo di € 4 217,50, non risultano pervenuti pagamenti nei termini di legge.
Ai sensi dell’art. 72-bis DPR 602/73, si dispone il pignoramento delle somme giacenti presso il Suo conto corrente aziendale acceso presso [nome banca].
L’importo resterà vincolato fino all’integrale soddisfacimento del credito o alla diversa disposizione dell’autorità competente.
Cordiali saluti,
Agenzia delle Entrate-Riscossione – Direzione Provinciale di Roma
1️⃣ Prompt operativo immediato
Analizza l’atto di pignoramento ricevuto in PDF via PEC o raccomandata. Verifica se contiene la data dell’intimazione di pagamento, il riferimento alla cartella originaria e la firma digitale dell’ufficio. Se manca uno di questi elementi, l’atto è viziato. Allegalo all’IA per farlo spiegare in modo chiaro e per valutare le azioni da intraprendere: PEC di sospensione, istanza di autotutela o ricorso alla Commissione Tributaria.
2️⃣ COSA FARE SUBITO
(usa questi prompt estesi con la tua IA o per redigere la PEC di sospensione)
Prompt 1 – Analizza l’atto e individua il numero della cartella e l’importo esatto. Verifica se la cartella è già stata pagata, sospesa o rateizzata.
Prompt 2 – Controlla se nei 5 giorni precedenti il pignoramento ti è arrivata un’intimazione di pagamento. Se non esiste, segnala che il blocco è privo di preavviso legittimo.
Prompt 3 – Ricostruisci la cronologia dei pagamenti: elenca le ricevute RAV o F24 degli ultimi 6 mesi e chiedi all’IA di confrontarle con l’importo richiesto.
Prompt 4 – Genera una PEC di sospensione immediata indirizzata all’Ufficio Ader competente, motivando l’irregolarità della notifica o la presenza di rateizzazioni in corso. Allegala al messaggio con le prove di pagamento.
Procedura pratica:
- Accedi al portale Agenzia Entrate-Riscossione → “Situazione debitoria → Consulta e paga”.
- Scarica la cartella collegata all’atto.
- Controlla eventuali rateizzazioni o sospensioni.
- Invia la PEC all’ufficio indicato nell’atto.
- Conserva le ricevute di invio e consegna.
3️⃣ DOCUMENTI DA ALLEGARE
- 📄 Atto di pignoramento (PDF originale).
- 🧾 Estratto conto bancario con blocco visibile.
- 💰 Ricevute RAV/F24 già pagate.
- 📑 Copia della cartella esattoriale.
- 🪪 Documento d’identità del legale rappresentante.
Come recuperarli passo-passo:
- Atto: nella PEC ricevuta o su portale Ader → “Documenti notificati”.
- Estratto conto: accedi al tuo home banking → “Conti e movimenti bloccati”.
- Ricevute RAV/F24: Agenzia Entrate → “Pagamenti → F24 e RAV effettuati”.
- Cartella: Ader → “Situazione debitoria”.
4️⃣ COSA ASPETTARSI
- L’Ufficio Ader deve rispondere entro 30 giorni.
- Può sospendere, confermare o ignorare la richiesta.
- In caso di sospensione, la banca sblocca il conto.
- In caso di silenzio o conferma, l’importo può essere trasferito all’Erario.
5️⃣ SE NON RISPONDONO O LA RISPOSTA È INCOMPLETA
Prompt 5 – Dopo 30 giorni, genera un “sollecito PEC per silenzio-amministrativo”.
Istruzioni operative:
1. Invia la PEC allo stesso indirizzo usato per la prima richiesta.
2. Oggetto: “Sollecito per mancato riscontro a PEC del [DATA] – Istanza di sospensione pignoramento”.
3. Testo: “Trascorsi 30 giorni senza riscontro alla mia precedente istanza del [DATA], si invita l’Ufficio a fornire riscontro ai sensi degli artt. 2 e 3 L. 241/1990 e dell’art. 6 L. 212/2000 (Statuto del contribuente)”.
4. Allegare la prima PEC, l’atto di pignoramento e la ricevuta di consegna.
5. Richiedere una risposta entro 10 giorni o la sospensione automatica fino alla decisione.
Se dopo il sollecito non arriva alcuna risposta:
- presenta ricorso alla Commissione Tributaria Provinciale entro 60 giorni dalla notifica dell’atto, chiedendo sospensione cautelare;
- oppure, se il conto resta bloccato, ricorri al Giudice dell’Esecuzione civile del tribunale della banca per una sospensiva urgente.
6️⃣ COME USARE L’IA IN QUESTO CASO
Prompt 6 – Confronta l’importo del pignoramento con le cartelle presenti nel portale Ader e segnala eventuali duplicazioni.
Prompt 7 – Verifica la presenza di tutti gli elementi formali nell’atto (data, numero, firma digitale, riferimenti legali) e segnala vizi di notifica.
Prompt 8 – Crea un riepilogo cronologico da allegare alla PEC, con date, motivi e allegati.
Prompt 9 – Genera, se necessario, un modello di ricorso alla Commissione Tributaria citando gli artt. 72-bis e 19 DPR 602/73.
7️⃣ RISCHI E POSSIBILI ESITI
- 🔒 Conto bloccato 15–30 giorni.
- 💸 Versamento forzato se non intervieni.
- ⚖️ Rimborso con interessi se la sospensione o il ricorso vengono accolti.
8️⃣ SUGGERIMENTO PREMIUM FINALE
La PEC inviata entro 24 ore può bloccare il trasferimento dei fondi. E se dopo 30 giorni l’ufficio tace, il sollecito per silenzio-amministrativo è la tua leva per far valere la buona fede e costringere l’amministrazione a rispondere.